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  • Violamania:| Venti giorni e poi...

    Violamania:| Venti giorni e poi...

    Dopo una stagione come quella passata, un campionato che ha visto la Fiorentina salvarsi solo alla penultima giornata, con una squadra e una società che si sono rese protagoniste, oltre che di due cambi di allenatore, anche di una serie di episodi disdicevoli sia sotto il profilo dialettico che comportamentale, la voglia di calcio a Firenze sembra aver raggiunto livelli bassissimi. Se si aprisse oggi la campagna abbonamenti, ad essere ottimisti non si venderebbero più di 8.000 tessere per il 'Franchi'. Il distacco fra la famiglia Della Valle e i tifosi gigliati pare giunto al massimo livello, ma c'è chi, anche se duro e critico con gli azionisti di maggioranza della Fiorentina, si aspetta un sussulto d'orgoglio e dignità da parte loro.

    Sì, perché è indubbio che la decisa voglia di riscatto di Diego e Andrea Della Valle, con una rivoluzione tecnica lunga e difficile (ma che si può compiere anche a costo zero), può riaccendere quella flebile fiammella che si trasformerebbe in un deciso valore aggiunto, il famoso 'dodicesimo uomo'. Ecco perché pure chi fa finta di dire che le notizie sulla Fiorentina non gli interessano, non vede l'ora che arrivi il giorno del raduno, e poi quello del ritiro (fissato fra venti giorni). Con un mercato che viaggia a rilento e non regala sussulti, c'è voglia di scoprire se Vincenzo Montella, che dal d.s. Pradè e dal resto della società andrà supportato a 360 gradi, potrà tornare a far vedere una squadra organizzata che invogli, la domenica, a recarsi allo stadio.

    In tutti c'è l'auspicio che in particolare Diego Della Valle, imprenditore illuminato e vero valore aggiunto di questa società, possa farsi vedere, se non a Firenze, almeno durante il soggiorno gigliato in Val di Fassa. Le sue parole, la sua presenza fisica accanto alla Fiorentina - lo ha dimostrato il blitz prima della partita con il Milan -, varrebbero più di qualsiasi buon acquisto per la rosa di Montella. Ci sono obiettivi da fissare, progetti da avallare, e qualche risposta da dare: ai tifosi, ad alcuni giocatori, alla piazza, alla città, anche sotto il profilo amministrativo (riguardo il progetto per il nuovo stadio alla Mercafir). Nessun manager viola può avere la sua stessa autorevolezza e credibilità. 

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