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Violamania: voti, ecco i bocciati

Violamania: voti, ecco i bocciati

Si è conclusa domenica scorsa una delle stagioni sportive, dentro e fuori dal campo, più deludenti della storia recente viola. Quello che doveva essere il campionato del riscatto, dopo gli ultimi tre mesi deludenti dell'anno passato, si è trasformato in un mediocre torneo dove dall'obiettivo Champions dichiarato in estate si è passati ben presto ad una salvezza conquistata con largo anticipo, e niente di più. Ecco una breve pagella a giocatori e staff tecnico dirigenziale, senza la velleità di prendersi troppo sul serio.

Voto zero - Al dirigente che si doveva occupare di 'controllare' la vita fuori dal campo dei giocatori viola. Quest'ultimi, adulti e vaccinati, erano stati definiti dall'ex tecnico viola Prandelli 'viziati'. Qualcuno rise, qualcuno polemizzò, sta di fatto che fra multe in zona centro, notti brave in discoteca, cazzotti a camerieri, ribaltamenti con le auto, la Fiorentina è stata vergognosa nel suo 'fuori campo'.

Voto uno - Diego Della Valle dovrebbe essere il vertice del club - essendo l'azionista di maggioranza - ma fa di tutto per farsi 'detestare' da chi ha la Viola nel cuore. Dalla squadra 'tenuta' perché è un hobby, alle dichiarazioni al veleno contro città, sindaco e critica, sbaglia completamente su Mihajlovic. 'Darà la grinta mancata la passata stagione' disse la scorsa estate. Francamente di grinta quest'anno se n'è vista davvero poca, come poche sono state le presenze di DDV a Firenze in questa tormentata stagione.

Voto due - Adrian Mutu ha la fortuna di avere larga parte della stampa a proprio favore, ma la sua stagione è stata imbarazzante. Fra cazzotti ai camerieri, fughe dagli spogliatoi, improbabili promesse di gol, ha fatto più danni della grandine. Talento sprecato dentro e fuori dal campo.

Voto tre - Andrea Della Valle si è distinto per la 'manfrina' del non poter tornare presidente ,ma soprattutto per dichiarazioni che tutto hanno dato fuorchè il senso di essere un dirigente che ha in mano la situazione. Celebri le sue gaffes da quando ha definito la coppa Italia Primavera una 'finale amichevole', passando per 'finchè il Milan non è passato in vantaggio, siamo rimasti in partita' (primo gol di Seedorf in Fiorentina-Milan all'8' del primo tempo), passando per le promesse di tre acquisti di spessore a gennaio o all'annuncio del c.d.a. a metà aprile. Inadeguato.

Voto quattro - Pantaleo Corvino prima di partire dichiara: 'Sarà una stagione pericolosa'. Peccato che sia lui il dirigente responsabile del mercato, e che non solo fallisca l'acquisto più importante della stagione, ovvero l'analisi delle motivazioni dei giocatori, ma che si produca in una serie di 'minacce' inutili verso quella (già esigua) critica nei suoi confronti.

Voto cinque - Sinisa Mihajlovic sbaglia non solo a lanciarsi in improvvide promesse di conquista di piazzamenti Champions League, ma anche a passare dai 'calci nel sedere' alla sua squadra alle 'rotture di palle' che i tifosi gli fanno perché non batte le big. Al netto degli infortuni non ha mai dato un gioco alla squadra, né ha fatto scelte significative in senso tecnico. Sufficienza non grave perché, quando la squadra era in declino, è stato 'furbo' ad affidarsi alla squadra della passata stagione.

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