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  • Vivo x Lei, Borioni risponde a Michielino4: La Nazionale dei fedelissimi

    Vivo x Lei, Borioni risponde a Michielino4: La Nazionale dei fedelissimi

    Da "Vivo X Lei""Conte, ripensaci!"
    Michielino4 scrive: 


    "Scusate, posso dire che la scelta di far fuori Pirlo e De Rossi dall'Europeo mi sembra una cretinata? È vero che ormai non possono essere più quei fenomeni di una volta, ma due così (campioni del mondo, non ce lo dimentichiamo) servono per trasmettere quella mentalità vincente che a questa Nazionale manca, visti i tanti giovincelli e i giocatorini che ci ritroviamo (soprattutto in attacco). L'Italia ormai è piena zeppa di ragazzetti che a livello internazionale sono ancora alle prime armi. Spero che Conte non se lo dimentichi. 
    Ok dare le chiavi a Verratti, giustissimo. Ma Montolivo? Cosa darebbe più di Pirlo? E Parolo e Bertolacci, con tutto il rispetto, sicuri non se la facciano sotto se dovessero affrontare per esempio la Germania?"

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    Luca Borioni risponde: 

    Conoscendo Conte, non sembra una decisione tanto strana. Fin dal suo primo giorno in Nazionale, il Ct ha subito chiarito quelle che sarebbero state le linee guida della sua gestione. Avendo preso atto della difficoltà di affidare la squadra a protagonisti assoluti (a parte la difesa della Juve, mancano riferimenti affidabili sul piano tecnico e caratteriale), Conte ha lavorato sulla coesione di un gruppo nuovo, su giocatori disposti a dare piena disponibilità al progetto. 


    Proprio per questo motivo, si può pensare che Pirlo e De Rossi possano avere un ruolo strategico. Questo il pensiero che esprime anche Michielino4. Ma è probabile che il Ct, quando mancano 100 giorni a Euro 2016, preferisca una scelta netta che sgomberi il campo dagli equivoci e responsabilizzi pienamente quei giocatori sicuramente meno dotati di classe rispetto all'ex juventino e al romanista ma maggiormente disposti a lavorare in un ottica di gruppo, più in linea con le motivazioni richieste dal selezionatore. 

    L'italia di Conte, come prevedibile, assomiglia sempre di più a una squadra di club e molto meno a una rappresentativa. Questa è la sfida del ct. Trasferire in azzurro lo spirito della prima Juventus scudettata, una compagine capace di trasformare gli umori successivi a una stagione deludente nella spinta decisiva per intraprendere una strada piena di vittorie. 

    Non sarà semplice, così come non è facile rinunciare alla classe di certi campioni tanto esperti. Vedremo, ma quel che è certo è che Conte non è uno che abbia timore di prendere decisioni difficili.

    Voi cosa ne pensate? Fatemelo sapere su VIVOPERLEI.calciomercato.com 

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