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  • Vivo X Lei, Borioni risponde ad Andrea Zuccaro sul caso Marchisio

    Vivo X Lei, Borioni risponde ad Andrea Zuccaro sul caso Marchisio

    Da "Vivo X Lei", "Calciomercato.com, caduta di stile: faziosità Marchisio e inutilità del social",

    andrea.zuccaro.790 scrive: 

    Ognuno deve tirare a campare. La premessa fondamentale di ogni discorso. I giornalisti sportivi, con un po' di fantasia e tanta capacità di sfruttare il calcio, si arrampicano con forza bruta e lavorano in ambiente saturo. Perciò ci sta che spunti da sempre l'esclusiva che puntualmente risulta campata per aria, ci sta l'attenzione per ogni futilità pur di scatenare click. 

    Viene già scritto che monta la polemica. Come se non la montassero loro, i nostri amati redattori. Su Calciomercato.com è spuntato un articolo relativo al tweet di Marchisio, con il sempre più solito anonimato di turno, perché in fondo l'evidenza è di fronte a tutti. Scendiamo nel dettaglio, senza dover prendere le parti di una squadra o dell'altra, cari lettori vi prego di sforzarvi di comprender verità. Zaza è un tipo irruento ma non sembra aver commesso fallo cattivo, il telecronista RAI di cui non si ha bisogno di fare il nome, perché ciò che segue vale per tutti i telecronisti RAI, semplicemente e abitualmente manipola la realtà. Si inizia a parlare di scalciata, coronando una serata di racconto (poco) sportivo che già all'inizio della partita aveva perso il lume di ogni neutralità. 

    Professionalità, competenza, e racconto equidistante per entrambe le squadre, siano esse presunte piccole o grandi. Ciò che in realtà si fatica ancora a vedere, meglio ad ascoltare, in una telecronaca. La pura e semplice verità è che un appassionato a casa dotato di una certa dialettica potrebbe essere qui in questo momento al livello degli intoccabili delle reti RAI. Io stesso sfiderei loro stessi perché son sicuro raccontarei meglio le partite. 

    Veniamo quindi al becero articolo anonimo di calciomercato: pur di qualche click, cosa non si farebbe, ve? Anzitutto dovremmo un po' tutti darci una calmata col fenomeno social e ridimensionarlo a quello che è: opinioni, strambe, scritte in un dato momento, che devono essere sempre contestualizzate e sulle quali non è doveroso costruirci un caso nazionale. Come dire, montarci una questione di Stato a tutti i costi è un po' una caduta di stile. 

    In secundis, se proprio tenente a fomentare gli animi, concentratevi sull'integrazione tra il vostro sito e gli utenti, cari redattori. Lo spazio vivo per lei è un contentino relegato ad un cassetto ignorato, e le vostre iniziative irrisolte appaiono oggi più che mai chiaramente un faro per gli allocchi, tutto per i soliti click. 

    Il perfetto finale: io uso adblock. 

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    Luca Borioni risponde: 

    Il post a cui si riferisce lei, Andrea.Zuccaro.790, non era esattamente un articolo. Più semplicemente si trattava della segnalazione di un tweet, ecco perché non è stata firmata: il redattore che l'ha pubblicata non ha espresso un suo parere o un approfondimento sul tema, ha riportato all'attenzione dei lettori di calciomercato.com il pensiero diffuso in precedenza da Marchisio via Twitter. Che poi si ritenga questa notizia più o meno tale, più o meno meritevole di attenzione, è un altro discorso, si tratta di considerazioni personali. Così come ogni discorso sui meccanismi psicologici e mediatici dei social network meriterebbero un capitolo a parte e non certo due battute superficiali.
    Non ravvedo sinceramente nella notizia riportata da cm un'intenzione malevola o "becera", mentre se si riferisce alla "caduta di stile" è sufficiente notare come lo stesso Marchisio abbia poi pubblicato un post, questa volta di scuse, per riconoscere che il tono usato in precedenza a proposito del telecronista "non vedente" era stato eccessivo. Per quanto riguarda l'atteggiamento del telecronista Rai - come ha eccepito lo stesso Marchisio - è lecito che ognuno esprima le proprie valutazioni (anch'io ho trovato fuori misura l'aggettivazione dell'intervento di Zaza, aggressivo ma non violento) ma solo se si evita di cadere nel volgare o nell'insulto. Perché allora - come si usa dire - si può passare in un attimo dalla ragione al torto.

    Il post del centrocampista ha scatenato reazioni indignate per quel "non vedente" che certamente è inelegante ma che forse non meritava tanto finto sdegno. L'Usigrai addirittura ha usato toni da inchiesta, ricordando però involontariamente l'eco di certe interpellanze parlamentari firmate da politici-tifosi del lunedì. Ci sono corse più importanti, forse, con tutto il rispetto per i colleghi della Rai e per i non vedenti.
    Marchisio comunque era caduto in una trappola simile in una precedente occasione, quando agendo in difesa di sua moglie aveva contrattaccato alle considerazioni di cattivo gusto fatte da alcune fan con una battuta non riuscita. Nessuna questione di stato, nessun problema... Ma il mondo social può diventare una giungla, se non si tiene la retta via.
     

    Voi cosa ne pensate? Fatemelo sapere su VIVOPERLEI.calciomercato.com 

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