Vivo x Lei, Borioni risponde: Mourinho sopravvalutato e incapace?
Mourinho, sopravvalutato ed incapace? - di carlo_g
Mourinho sopravvalutato ed incapace? certo, quasi come Mancini, considerato che di lui si dice la stessa cosa.
Entrambi vincono solo avendo a disposizione squadre forti: altro che Sacchi, Ancellotti o Lippi...
Anche se poi, così su due piedi, non mi vengono in mente scudetti o coppe europee, vinte da squadrette allenate dai signori sopra citati..
Aggiungendo un altro nome tra quelli che hanno saputo vincere su più fronti, Capello ha recentemente dichiarato che in questo momento non tornerebbe assolutamente al Milan perchè non ha qualità (il Milan, ovviamente). Da questa frase, sembra un altro di quelli a cui piace vincere facile.
Dopo aver vinto tutto con il Barcellona, ha cercato una nuova sfida scegliendo il Bayern di Monaco: non certo una squadra di pellegrini..
Quindi quali sono i grandi allenatori?
A leggere la classifica della Premiere, si potrebbe parlare di Ranieri; si potrebbe parlare di Klopp, guardando il campionato tedesco di qualche anno fa...
Mi pare che ad entrambi manchi almeno un trofeo europeo di prestigio (francamente, per il tipo di torneo, non mi sento di paragonare la Supercoppa nemmeno alla coppa UEFA, mentre l'intertoto vale meno del mundialito per club).
Si possono quindi definire migliori degli altri già citati? Gli scudetti hanno un gran valore, a sentire gli addetti ai lavori (non parlo dei tifosi), pare che la champions abbia un valore ed un fascino particolare.
Ragionando sui numeri reali, esistono 5 allenatori che sono stati in grado di vincerla con squadre diverse, tra questi c'è il nome di Mourinho.
E già, ma le ha vinte grazie al kulovic.. oppure rubando
Ma come, non si era detto che sapeva vincere solo allenando squadroni?
Sì, ma in loro assenza lo ha sempre salvato la fortuna... o rubando
Infatti, per chi ha la memoria corta, gli stessi che definiscono Mourinho sopravvalutato, sono gli stessi che sostengono che gli ultimi scudetti dell'Inter sono solo frutto di calciopoli: sono state eliminate tutte le concorrenti ed ha vinto giocando da sola... Riassumendo: Mourinho è capace di vincere solo con grandi squadre, senza le quali si deve affidare alla buona sorte, rubando e, alla peggio, giocando contro nessuno.
Che poi, contro nessuno... in quegli anni, in mezzo a nessuno, c'era la Juve (dal 2007) e la Roma (dal 2009) allenate da Ranieri.
Ma come, non era inserito tra i candidati "grandi" perchè capace di vincere senza uno squadrone?
Già, ma in quel caso valgono le regole della fortuna e del ladro...
Insomma, qui non se esce vivi con il ragionamento.
Bisogna prenderlo come assioma: Mourinho è sopravvalutato ed incapace, e Mancini (che non ha vinto nemmeno l'intertoto) è il suo profeta
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Luca Borioni risponde:
"Il nostro carlo_g vuole ovviamente dimostrare il contrario, vuole ricordare a tutti che si sta esagerando con il linciaggio mediatico. Quello che era stato osannato come lo Special One nei giorni dei migliori successi (la Champions) ora che ha conosciuto la sconfitta (l'esonero dal Chelsea), secondo i detrattori starebbe dimostrando la sua vera anima, ispirata alla mediocrità.
Non è così, chiariamo subito. Mourinho è un grande allenatore oltre che un grandissimo personaggio (di nuovo) mediatico. Il giudizio sul suo operato da allenatore è però per l'appunto condizionato dall'approccio comunicativo del portoghese stesso, che nelle dichiarazioni non è mai banale, esprime concetti sempre estremizzati, si lascia dipingere come troppo buono o troppo cattivo, troppo intelligente o troppo limitato. Mou fa sempre notizia.
E il suo rapporto (il suo vincolo) con la stampa fa passare in secondo piano le sue qualità di allenatore. Che tecnico è Mourinho? Qualcuno sa dirlo? Come ama giocare? Non è questo l'aspetto più importante del suo essere allenatore da grandi club. Ciò che conta è il legame che sa creare con la squadra, ancora una volta grazie alla sua abilità di comunicatore. Talmente bravo in questo che anche le riflessioni di carlo_g, per tornare allo spunto di questo intervento, sono fin troppo condizionate dalla risonanza mediatica che risuona attorno.
Sembra quasi che il pessimo cammino del Chelsea in Premier League sia finito in secondo piano rispetto alla crisi d'identità dell'ex condottiero dell'ultima Inter vincente. Conta di più il dibattito sulla personalità di Mou o la crisi del Chelsea? Conta di più l'immagine dell'allenatore o la precedente negativa esperienza al Real Madrid?
Forse non bastano più neanche le grandi squadre, i club munifici, per programmare e rispettare piani ambiziosi di vittoria. La verità è che da un po' di tempo i metodi di José sembrano non essere più efficaci. Eppure sembra che la crisi sia colpa di chi sta intorno, dei giornalisti e dei luoghi comuni. Anche questo, manco a dirlo, è un risvolto dello stile inimitabile del portoghese".
