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  • Vivo x lei, Jacobelli: che giustizia sportiva è quella che chiude le curve per razzismo e non deferisce Tavecchio?

    Vivo x lei, Jacobelli: che giustizia sportiva è quella che chiude le curve per razzismo e non deferisce Tavecchio?

    Carissimo Direttore,
    nel ringraziarLa nuovamente per l'attenzione che presta alle nostre iniziative, ritengo possa essere di Suo interesse la documentazione che allego diretta alle Procure, Federale presso la FIGC  e Generale dello Sport presso il CONI.
    Oggi si apprende che sarebbe di prossima emanazione un provvedimento legislativo, peraltro già a suo tempo annunciato dal Ministro dell'Interno, che  inasprisce le sanzioni nei confornti di tifosi autori di atti o condotte violente e/o discriminatoirie.
    Tutto ciò nel momento in cui, nell'inerzia e nel rimpallo di impotenze tra CONI e Governo, ci si prepara ad assistere all'elezione a Presidente Federale di un soggetto, persino recidivo in condotte discriminatorie.
    Nei primi giorni della prossima settimana Le farò avere una nota tecnico giuridica in corso di preparazione, circa l'infondatezza della tesi secondo cui nè il Coni nè il Governo possiedono strumenti per evitare un " obbrobrio" del genere.
    Sarei curioso di vedere che cosa succederà - perchè succederà- quando da qualche curva verranno lanciate in campo le "mitiche" banane!
    Con quale faccia sanzioneranno tali curve e i tifosi, nonchè le società, dopo l'elezione di Tavecchio? 
    Ma che tristezza!! Non si riesce a cambiare un mondo malato a tutto danno di noi tifosi senza che i media ( ovviamente con la Sua eccezione) prendano posizione a tutela dei tifosi  stessi . Gli " utili idioti" del sistema. Questo è il nostro comunicato:

    Le regole sono  uguali per tutti 
    Federsupporter comunica di aver formalmente segnalato, in data odierna, sia alla Procura Federale presso la FIGC, sia all Procura Generale dello Sport presso il CONI, per quanto di rispettivi interesse e competenza, la condotta, valutabile sotto il profilo di un eventuale comportamento discriminatorio, tenuta nei giorni scorsi dal Presidente della Lega Nazionale Dilettanti e candidato alla Presidenza Federale, rag. Carlo Tavecchio.
    La segnalazione si propone, soprattutto, di evitare che un eventuale deferimento ed eventuali sanzioni, a seguito di tale condotta, intervengano dopo l’11 agosto prossimo, data stabilita per l’elezione del nuovo Presidente federale .
    Cosa che risulterebbe estremamente incresciosa, imbarazzante e destabilizzante, sul piano nazionale ed internazionale, considerata anche l’attenzione prestata dalla FIFA e dalla UEFA al caso in esame.
    Naturalmente, si deve dare per scontato che le regole siano uguali per  tutti  gli appartenenti all’Ordinamento sportivo, in specie per coloro i quali, nell’ambito di tale ordinamento ricoprono cariche con elevati poteri rappresentativi e deliberativi.
    Non si può tuttavia neppure ignorare, come, purtroppo, un passato, anche recente, insegna, che si è dovuto non infrequentemente assistere ad interpretazioni, sospensioni, abrogazioni, modificazioni, in corsa, di regole, chiaramente ad personam

    E questa è la nostra segnalazione alla Federcalcio e alla Procura Federale:
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    Federsupporter, Associazione esponenziale dei diritti e degli interessi collettivi dei sostenitori sportivi, segnala quanto segue.
    Il Presidente della Lega Nazionale Dilettanti della FIGC, rag. Carlo Tavecchio, in occasione della presentazione della sua candidatura alla Presidenza Federale, la cui elezione è stata fissata per il giorno 11 agosto  prossimo, ha pubblicamente reso dichiarazioni, riportate dagli organi di informazione e attingibili da documenti audio-visivi, eventualmente rilevanti ai sensi e per gli effetti di quanto disposto dall’art. 11 ( Responsabilità per comportamenti discriminatori) del Codice di Giustizia Sportiva della FIGC.
    Il particolare rilievo, anche internazionale, assunto da tali dichiarazioni è testimoniato dalle richieste ufficiali di chiarimenti avanzate  dalla FIFA e dall’UEFA alla FIGC.
    L’art. 11 richiamato prevede che  “ costituisce comportamento discriminatorio, sanzionabile quale illecito disciplinare, ogni condotta che, direttamente o indirettamente, comporti offesa, denigrazione o insulto per motivi di razza, colore, religione, lingua, sesso, nazione, origine territoriale o etnica”. 

    E’ altresì previsto che i dirigenti, i tesserati e tutti coloro i quali svolgono qualsiasi attività, comunque rilevante per l’ordinamento federale, che commettono illeciti disciplinari di cui sopra, sono puniti “ Con l’inibizione o la squalifica non inferiore a due mesi o, nei casi più gravi, anche con la sanzione prevista dalla lettera g) dell’art. 19, comma 1 “ ( vale a dire divieto di accedere agli impianti sportivi in cui si svolgono manifestazioni o gare calcistiche, anche amichevoli, nell’ambito della FIGC).

    Comportamento discriminatorio che, nella fattispecie, qualora ritenuto sussistente, sarebbe indubbiamente di particolare gravità, in quanto comportamento pubblico e, soprattutto, di un Presidente di una Lega Calcio e candidato alla Presidenza Federale. 

    E’, peraltro, di tutta  evidenza come risulterebbe  estremamente increscioso, imbarazzante e destabilizzante, sul piano nazionale e internazionale, che l’eventuale deferimento  e le eventuali sanzioni per i fatti segnalati intervenissero dopo l’elezione fissata per l’11 agosto prossimo e, nel caso, dato molto probabile, che l’eventuale deferito e sanzionato fosse stato già eletto alla carica di Presidente FIGC .
     
    Alfredo Parisi
    Presidente Federsupporter


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