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  • Vivo x lei, Jacobelli: Galliani, lasci in pace Seedorf e ci parli di Pirlo alla Juve

    Vivo x lei, Jacobelli: Galliani, lasci in pace Seedorf e ci parli di Pirlo alla Juve

    Ogni passaggio, ogni punizione, ogni gol, non si fa altro che esaltarlo. Tutto ciò avviene da quando Andrea Pirlo indossa la maglia bianconera. 

    La carriera del centrocampista Bresciano, ricordiamo, è iniziata nella stagione 1994/1995. Andrea ha dimostrato fin da subito il suo grande valore conquistando: un Torneo di Viareggio (Brescia 1996), un Campionato di Serie B (Brescia 1996/1997), una Coppa Italia (Milan 2002/2003), due Campionati (Milan 2003/2004 - 2010/2011), una Supercoppa Italiana (Milan 2004), due Champions League (Milan 2002/2003 - 2006/2007), due Supercoppe Europee (Milan 2003 - 2007), un Mondiale per Club (Milan 2007), un Europeo Under 21 (2000), un Bronzo Olimpico ( 2004) e un Mondiale (2006). 

    Dopo ben 17 anni di carriera, con un curriculum pieno di vittorie nazionali e internazionali, la stampa italiana ha capito che Andrea Pirlo è un fenomeno. Meglio tardi che mai.

    Il milanista (Vivo x lei)

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    Caro Direttore,

    anizchè ringraziare Seedorf, grazie al quale dopo quattro anni il Milan ha vinto cinque partite di fila in campionato, Galliani fa lo spiritoso e si guarda bene dal confermare Clarence. Perchè, piuttosto, Galliani non ci racconta una volta per tutte, come mai ha lasciato andare Pirlo alla Juve, col risultato che ogni volta che Andrea segna per la Juve noi milanisti ci mangiamo il fegato? 

    Lucy Rossonera '94 (via Facebook)

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    (x.j.) Due post pescati nella valanga  di commenti rossoneri al momento attuale della squadra di Seedorf che sul campo macina risulati e risale la classifica, fuori dal campo soffre delle manovre di palazzo che, addirittura vorrebbero far fuori l'allenatore. Uno scenario surreale, grottesco, ma incredibilmente vero come raccontano le veline propalate in questi giorni. Dopodichè, i tifosi che hanno la memoria lunga - come nel caso di Pirlo, la cui carriera prejuventina e juventina ne racconta la grandezza assoluta - non perdonano a Galliani
    (foto gazzetta.it) l'errore di valutazione che fu alla base dell'addio al solista bresciano. Con le conseguenze, per il MIlan e per la Juve, sotto gli occhi di tutti. Da qualunque parte si voglia analizzare la scelta della società di Berlusconi e qualunque siano le motivazioni che la stessa società ha addotto per giustificarla, fu una scelta totalmente sbagliata. Sono trascorsi quasi tre anni da quel 24 maggio 2011, quando Pirlo superò le visite mediche della Juve: da allora, in Italia, la Juve ha vinto tutto e il Milan non ha vinto nulla, mentre la Nazionale, nelle cui fila il Numero 21 conta 108 presenze e 13 gol, è diventata vicecampione d'Europa , ha vinto il bronzo nella Confederations Cup e si è qualificata ai Mondiali 2014 imbattuta e con due turni d'anticipo. Beato chi ha Pirlo. 

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