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  • Vucinic-Iaquinta, l’idea scalda Roma. L'alternativa è Zarate

    Vucinic-Iaquinta, l’idea scalda Roma. L'alternativa è Zarate

    L’ultima idea del calciomercato scalda Roma e la Roma, ma non lascia indifferente neppure la Juventus, perché lo scambio fra Vucinic e Iaquinta intriga anche i vertici bianconeri, per quanto il sacrificio dell’attaccante azzurro non sarebbe di quelli leggeri. Però, per mettere le mani sull’attaccante 27enne entrato in rotta di collisione con Claudio Ranieri, Marotta sarebbe anche disposto a parlare del 31enne Vincenzo, che stima e apprezza moltissimo. E non è il solo, perché proprio Ranieri ha ottimi ricordi dell’attaccante che allenò per due stagioni con ottimi risultati. Tant’è che proprio il tecnico della Roma è segnalato fra quelli che l’operazione la vedrebbero di buon occhio, considerati anche i recenti attriti con il montenegrino. La Roma, intesa come società, ha invece qualche dubbio nonostante il conguaglio di dieci milioni di euro che, secondo quanto circolava ieri nei corridoi milanesi del mercato, la Juventus sarebbe disposta a pagare in estate, quando “riscatterebbe” Vucinic.


    PRIMO APPROCCIO - «A queste condizioni non ci si siede neppure a parlare», facevano sapere dalla Roma ieri pomeriggio, rilanciando provocatoriamente: «Krasic più soldi, allora si può fare». Battute per smorzare un’ipotesi che prendeva corpo nel corso della giornata creando qualche malumore fra i tifosi giallorossi, mentre gli agenti dei giocatori seguivano con interesse la vicenda. Nessuno è stato interpellato direttamente, ma nessuno sembra intenzionato a mettersi di traverso se l’operazione decollasse. Benintenso, «alle giuste condizioni», che non sempre sono giuste per tutti. Ma questo è un altro discorso, forse prematuro, perché se la Roma non apre, l’idea resta tale per quanto interessante.

    ALTERNATIVE - La Juventus, da parte sua, in attacco continua ad aspettare l’occasione. Chiuso l’affare Barzagli e sempre a caccia di un terzino destro, Marotta non sembra ossessionato dal problema della punta, anche se sul suo tavolo restano le carte relative a Luis Fabiano, Forlan e lo stesso Vucinic, perché essendo tutte situazioni “limite”, ogni giorno è buono per cogliere un’occasione improvvisa. Il principio fondante, il diktat, il leitmotiv - a questo punto - appare evidente: non lasciare nulla di intentato, anche a dispetto di una disponibilità economica (per questa sessione di mercato) non esattamente faraonica. Ma, ormai, si sa: progettare una squadra competitiva non significa necessariamente gettare soldi a casaccio, e pure il fair play finanziario - fiore all’occhiello della Juventus - non è questione da mandare al macero proprio adesso che il presidente dell’Uefa, Michel Platini, sta stringendo il cerchio attorno ai club. Ciò nonostante, dicevamo, Giuseppe Marotta è intensamente al lavoro per portare alla Juventus un attaccante in grado: 1) di “tamponare” l’assenza creatasi per l’infortunio di Fabio Quagliarella; 2) di portare un tasso tecnico e qualitativo in grado di consentire alla squadra di continuare a lottare in maniera convinta e (con)vincente sia per la conquista di un piazzamento di vertice in campionato, sia per la conquista della coppa Italia. IL tutto con un occhio al futuro: perché a giugno il reparto attaccanti potrebbe vedere conferme eccellenti (Del Piero avviato verso il rinnovo, per esempio), ma anche l’acquisto di un centravanti di alto livello, per esempio quel Pazzini che ora non si può muovere, ma in estate sì. E quindi frena chi può muoversi adesso.

    Fabio Riva per Tuttosport

    Idea-Zarate per la Juventus. L'argentino della Lazio è in rotta con Reja, Lotito dà sostanzialmente ragione all'allenatore. E ora che alla Lazio è arrivato Sculli, l'idea di lasciar partire l'attaccante non è così lontana. Il nodo è di carattere economico: il suo cartellino era costato 22 milioni (cui se ne aggiungono circa 15 per la società che gestisce i diritti del calciatore, spalmati nei cinque anni di contratto) e Lotito da questa cifra parte, alzando anzi la posta visto che nel contempo Zarate è diventato un idolo dei tifosi. Tanto per cominciare, vorrebbe in cambio Amauri e circa 15 milioni. Un alternativa? Sempre a Roma, sponda giallorossa: Vucinic, a sua volta ai ferri corti con Ranieri. Ma qui il gioco si fa ancora più duro: il sacrificio economico per la Juve sarebbe più consistente e Rosella Sensi si è già espressa: "Non sarò io il presidente che cederà Vucinic".

    Gazzetta.it


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