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  • Ecco Weigl: miglior giovane di Germania

    Ecco Weigl: miglior giovane di Germania

    • Tommaso Caccia
    Julian Weigl è stato nominato miglior giovane dell'anno in Bundesliga: premio molto importante per il giocatore del Borussia Dortmund, più che meritato. Centrocampista classe 1995, ha stupito tutti per personalità e bravura, guadagnandosi la pre convocazione di Joachim Löw per Euro 2016.

    TALENTO A 360° - Weigl, nonostante la giovanissima età, è già diventato un punto fermo dei vice campioni di Germania, considerando anche la carriera iniziata molto presto. Formato da uno dei settori giovanili più importanti di Germania, quello del Monaco 1860, ha preso in mano le redini della squadra bavarese a soli 18 anni: nel 2014 è stato infatti nominato dall'allenatore von Ahlen capitano della squadra, lasciando sorpresi tutti. Quest'anno al Borussia Dortmund ha dimostrato una personalità impressionante, prendendo in mano le redini del centrocampo e portando l'allenatore Tuchel a cambiare il modulo da 4-2-3-1 a 4-1-4-1, con Weigl mediano, Gonzalo Castro (Kagawa) e Gündogan davanti a lui. Il talento cristallino è supportato da un fisico straripante: 190 cm che gli permettono di tenere lontano l'avversario e di recuperare molti palloni. Curiosità: detiene il record di palloni toccati in una partita in Bundesliga, 214, superando il primato dello spagnolo Xabi Alonso
    PROFESSIONISTA ESEMPLARE - Ragazzo dal carattere molto pacato e attentissimo ai dettagli: si ferma sempre a perfezionare le sue abilità a fine allenamento, è attentissimo alla dieta e conduce una vita senza eccessi. Eppure ha rischiato di dare una svolta negativa aIla carriera: nell'agosto 2014, poco dopo l'investitura come capitano, si è reso protagonista di una bravata con i compagni di squadra. Dopo una serata per i pub della città, tornando a casa in taxi, Weigl e compagni hanno parlato male del proprio club, con il tassista che successivamente ha riferito i fatti al Monaco 1860: a conseguenza di questa vicenda il capitano è stato sospeso dal club. Questo però è l'unico episodio sopra le righe per Weigl: il suo comportamento fuori dal campo si rivede durante le partite. Si può definire un normalizzatore del gioco: passaggi precisi, facilità di pensiero e buoni inserimenti, ma anche ottimo tiro da fuori. Il suo idolo fin da bambino è stato Zinédine Zidane, ma si ispira a Sven Bender, compagno di squadra, cresciuto anch'egli nel settore giovanile del Monaco 1860 con il fratello Lars. Guardando un po' più in là, non ha nascosto l'ammirazione per Sergi Busquets del Barcellona e per l'ex centrocampista del Bayern Monaco Bastian Schweinsteiger. Monaco è una città che fa parte del suo destino, tanto che, in occasione dell'ultimo incrocio di campionato con i bavaresi, è stato platealmente elogiato da un certo Pep Guardiola.

     

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