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  • WSOP| Consolate Phil Hellmuth!

    WSOP| Consolate Phil Hellmuth!

     

    "Cosa strana: sono appena arrivato secondo, ho vinto 270.000 dollari ma mi sento da schifo e per di più sono inconsolabile". Questo è stato il tweet di Phil Hellmuth appena terminato il suo torneo.

    Sul popolare social network (che gli americani usano in continuazione) Phil ha raccontato passo per passo la sua scalata verso il braccialetto. Sul più bello però è arrivato John Juanda che con una remuntada incredibile ha privato dell'ambito trofeo il giocatore più controverso del mondo del poker.

    Già perchè Phil Hellmuth Junior ("Poker Brat" il suo soprannome) è molto popolare anche in Italia. Non esiste una via mezzo: o lo si ama o lo si odia (profondamente). John Juanda vincendo il testa a testa finale nell' evento numero 16 (il 2-7 draw lowball Championship da 10.000 dollari d'iscrizione) ha privato Hellmuth del suo dodicesimo braccialetto. Ma c'è di più, e questo di più (compresa la frase postata su twitter) lo si può capire solo raccontando Phil Hellmuth.

    Nato a Madison, nel Wisconsin, nel 1964, Hellmuth entrò prepotentemente nel mondo del poker all'alba del 1989 quando divenne il più giovane vincitore di un Main Event delle World Series Of Poker. A 24 anni infatti sconfisse il grande Johnny Chan, laureandosi Campione del Mondo. Chan arrivava da due vittorie consecutive (1987 e 1988); Hellmuth gli negò una storica tripletta ed è anche per questo che la cosa a suo tempo fece così scalpore. Oggi Phil detiene il record assoluto di braccialetti vinti alle WSOP con ben 11 trionfi. Dietro di lui a 10 ci sono Brunson e lo stesso Chan. Arrivare a vincere il 12mo bracciale restava e resta un'ossessione per "The Poker Brat" e l'evento numero 16 gli dava anche la possibilità di sfatare una "maledizione". Come vi abbiamo detto Hellmuth non è che stia simpatico proprio a tutti. In realtà i suoi teatrini sono frutto della costruzione di un personaggio che vuole essere sempre al centro dell'attenzione. Anche qualche litigio pare "costruito" a tavolino. Qualche aneddoto per farvi capire il personaggio: Phil arriva ai tavoli sempre per ultimo, stuzzica gli avversari (soprattutto quelli poco conosciuti) con frasi tipo "Credo che tu sia così asino da chiamare" etc etc. Una volta venne squalificato da un torneo per aver ripetuto la stessa parolaccia un minuto dopo aver ricevuto l'ammonizione dal direttore del torneo. Un anno entrò al Main Event delle WSOP vestito da imperatore romano, trasportato da "schiavi" e circondato da "schiave". Questo giusto per far capire che i detrattori di Phil, appena possono, colgono la palla al balzo, come dal punto di vista pokeristico: Hellmuth infatti è riconosciuto quale ottimo giocatore di torneo ma pessimo giocatore da cash game. Negli ultimi tempi gli show televisivi americani hanno puntato molto sul cash game ed Hellmuth era quasi sempre presente ma spesso preso in giro.

    L'altro aspetto del curriculum di Phil riguarda il proprio il suo cavallo di battaglia: i braccialetti. Come detto sono 11 ma TUTTI sono stati vinti ad Hold'Em. Nelle altre specialità, per dirla alla Mourinho, "zeru tituli". Tra i plurivincitori di braccialetti, Hellmuth è l'unico (tra i top pro) a non avere mai vinto nelle varianti. Addirittura un altro Phil, Ivey, ha vinto i suoi 8 bracciali in tutte le discipline possibili (Omaha, Stud, Horse etc) tranne che nell'Hold'Em.

    Ecco allora che il 2-7 (si legge Deuce-to-Seven, è un gioco con 5 carte coperte e un cambio a disposizione per fare il punto più basso possibile che è appunto 2-3-4-5-7) poteva essere l'occasione giusta visto che anche i partecipanti erano di tutto rispetto. I soldi del promo premio, 367.000 dollari, non rappresentavano nulla per Phil. Sul piatto c'era un braccialetto e la rivincita con tanto di messaggio annesso per tutti quelli che ne parlano male.

    Nel testa a testa finale, Phil partiva con 3 milioni di chips, a fronte delle sole 850.000 di John Juanda, uno che ha costruito la sua fortuna iniziale nel poker proprio su questo gioco: si narra che per quasi un anno nessuno, nella specialità, sia riuscito a batterlo al Commerce Casinò.

    La battaglie finale è lunghissima: i due si conoscono molto bene e le scenette sono quasi sempre le stesse con John che vince piatti su piatti e con Phil che si chiede come sia possibile essere così fortunati. L'epiologo dopo oltre tre ore: trionfa Juanda che conquista il suo 5° braccialetto in 5 specialità diverse. Per Phil tanta, tantissima frustrazione e questa volta non c'è nulla di costruito. Tutto vero e tutto spontaneo, per la gioia dei suoi nemici!

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