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  • Zambrotta su Leonardo 'Tecnico con cui mi sono trovato meno bene'

    Zambrotta su Leonardo 'Tecnico con cui mi sono trovato meno bene'

    Domani, sabato 7 maggio alle ore 23.30 su SKY Sport 1 HD, nuovo appuntamento con “I Signori del Calcio”. Protagonista il difensore del Milan Gianluca Zambrotta.

    Nel tuo passaggio dalla Juventus al Barcellona, è prevalso il desiderio di non giocare in Serie B?

    Si è trovato un accordo con la Juventus e i Dirigenti di allora. La società aveva dei problemi perché era scesa in Serie B e doveva vendere alcuni giocatori per risanare il bilancio. E quelli che in quel momento avevano più mercato sono stati venduti. E’ stata un decisione presa di comune accordo. Alcuni giocatori sono andati via e altri sono rimasti. Bisogna rispettare le scelte di ognuno e dunque ho rispettato le scelte di chi è andato via e di chi è rimasto, senza alcun tipo di rancore o polemica.

    E’ il Barcellona la squadra più forte del mondo?

    Negli ultimi anni il Barcellona è stata la squadra più forte e spettacolare a livello mondiale, perché ha un gruppo di giocatori che lavorano insieme da tantissimo tempo, dalle giovanili alla prima squadra: Iniesta, Xavi, Busquets, Piquè, Puyol, Valdes, Bojan, Messi, che hanno fatto insieme un cammino spettacolare.

    Messi o Maradona? Chi è più forte?

    Si avvicinano molto, come stile. Quello che Messi sta facendo a soli 24 anni credo non l’abbia mai fatto nessuno. I numeri sono dalla sua parte e sono da extraterrestre. E’ ancora giovane e vedremo alla fine della sua carriera quello che avrà fatto. E’ in assoluto l’attaccante più forte con cui io abbia mai giocato. 

    E il difensore più forte?

    Oggi Thiago Silva è il più forte difensore che ci sia in circolazione. E lo sarà anche in futuro sperando che resti al Milan il più a lungo possibile.

    Ibrahimovic è lo stesso della Juventus?

    E’ sicuramente cresciuto molto, ha acquisito tanta personalità in più, è un giocatore più incisivo, anche se i gol li ha sempre fatti. E’ maturato sotto tutti i punti di vista, sia a livello realizzativo che di squadra. Ha portato la sua mentalità vincente nel gruppo. Per quanto riguarda il carattere, è rimasto uguale. In campo vuole sempre il massimo dai propri compagni, vuole sempre fare il 110% e lavorare a mille.

    Le differenze tra Ancelotti, Leonardo e Allegri nei tuoi tre anni al Milan?

    Ancelotti lo conoscevo già dai tempi della Juventus e quindi con lui mi sono trovato subito bene. Con Leonardo ho avuto qualche “problema” nell’anno del Mondiale in Sudafrica però erano problemi che si possono risolvere senza alcun tipo di polemica. E’ stato l’allenatore con cui mi sono trovato meno bene nella mia carriera. Allegri è un allenatore giovane, che ha voglia di fare, non molla mai e ha trasmesso questa qualità alla squadra. Sta facendo e ha fatto un ottimo lavoro.

    Hai sofferto nel veder giocare titolari Abate e Antonini?

    Il fatto che giocassero loro non mi ha creato alcun tipo di problema. Il problema di quel periodo era il fatto che ci fosse il  Mondiale in Sudafrica e io volevo farne parte. Io non ho mai mollato, quando ho giocato ho sempre dato il mio contributo senza fare polemica e i fatti mi hanno dato ragione perché nella pur disgraziata spedizione in Sudafrica, credo di aver fatto un buonissimo Mondiale.

    Il tuo contratto scade nel 2012. E se la società ti proponesse di rinnovarlo?

    Fosse per me, se tra un anno dovessi sentirmi come ora, non ci metterei niente a firmare per un altro anno. Bisognerà vedere tra un anno come starò e quello che sarà.

    Il momento più bello della tua carriera?

    La vittoria del Mondiale in Germania, nel 2006. Una gioia indimenticabile e mai immaginata.

    E il sogno che ancora vorresti realizzare?

    Mi manca la Champions League. Non sono ancora riuscito a vincerla e spero che questo sogno si riesca ad avverare.

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