Calciomercato.com

  • Zamparini: 'Per Pastore minimo 60 milioni'

    Zamparini: 'Per Pastore minimo 60 milioni'

    Maurizio Zamparini parla a ruota libera di mercato, cifre comprese.

    Sul gioiello Javier Pastore, il presidente del Palermo spiega, ai microfoni di Radio Radio: "Ci voglio da 60 milioni in su per prenderlo". Poi, su Hernandez: "Ha bisogno di crescere. Per vincere non bastano i giocatori, ci vuole una grande società e molto altro: a Palermo si può essere competitivi solo fino ad un certo punto. Il nostro fatturato è inferiore a quello dei grandi club".

    In generale, sul mercato, Zamparini spiega: "Siamo contenti che i nostri talenti vengono visionati da altre società, ma è chiaro che il Palermo ha la propria squadra e se la terrà, pur sapendo che può lasciare andar via un giocatore quando è maturo. Abbiamo già dei talenti in giro per l'Italia, ma ne prenderemo altri. I giocatori più bravi vanno via solo quando lo chiedono, come è avvenuto nel caso di Cavani. I problemi d'ingaggio che avevo io con Cavani, adesso li avrà De Laurentiis. Comunque, i nostri talenti resteranno al 100 per cento nella prossima stagione, ma dovremo costruire un grande Palermo anche in difesa, perchè alla fine vince chi subisce meno gol e noi abbiamo la peggior difesa del campionato. I problemi fra me e Rossi sono nati proprio su questa vicenda".

    Infine, sull'ex ds rosanero Walter Sabatini e sul suo probabile accordo con la Roma: "Lui può fare bene dappertutto, purchè lo si lasci lavorare. Penso che non abbia ancora firmato con la Roma, come non ha firmato Baldini: sono curioso, comunque, di vedere come funzionerà la coppia Sabatini-Baldini. Perchè non credo alla Roma americana? Il motivo è semplice: ancora non ho visto soldi sul tavolo, ho sentito solo chiacchiere. Quando sono andato da Sensi a comprare il Palermo gli ho appoggiato un assegno sul tavolo. Penso che Unicredit si sia messa dentro ad un pasticcio e di questo gli americani stanno approfittando. Mi auguro che siano veramente degli imprenditori. Il calcio non è un business, per questo vedevo meglio l'ingresso di Angelucci, che è romano e vuole bene alla Roma. Agli americani dell'Italia non gliene frega niente".

    Altre Notizie