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  • Zamparini: 'Stadi italiani da terzo mondo, con le celle scoppierà la rivoluzione'

    Zamparini: 'Stadi italiani da terzo mondo, con le celle scoppierà la rivoluzione'

    Intervistato dal Giornale di Sicilia, il Presidente del Palermo, Maurizio Zamparini ha replicato aspramente alla proposta del presidente del Coni Gianni Malagò, che nei giorni scorsi aveva proposto di eliminare la tessera del tifoso ma, soprattutto, di istituire delle celle all’interno degli stadi per contrastare il fenomeno della violenza all'interno degli impianti sportivi italiani: "Mi sembra l'ennesima follia italiana, siamo in un Paese che è diventato uno Stato di polizia. Ogni giorno si sentono cose sempre più assurde. Quelle di Malagò sono proposte che farebbero scoppiare una rivoluzione".

    FATTORE PENALIZZANTE - Sulle modalità, in particolare, Zamparini lamenta il trattamento che i tifosi già oggi sono costretti a subire per accedere agli stadi italiani: "Cosa non mi convince? Il fatto che quando vado per gli stadi italiani mi sento nel terzo mondo: prefiltraggi, tornelli, biglietti nominativi, ore di attesa prima di entrare. Tutto questo per assistere ad una partita di calcio. Ormai andare allo stadio sta diventando una cosa complicatissima. E tutto questo viene fatto danneggiando il 98% della gente che va allo stadio, che sono persone perbene, quando invece si dovrebbe colpire il restante 2%, le cosiddette 'mele marce'. Invece di colpire loro si penalizzano tutti gli altri con queste misure restrittive e soffocanti"

    LA SOLUZIONE DI ZAMPARINI - Come si fa a colpire le mele marce? “Imparando da quanto fatto dalla Thatcher che in Inghilterra riuscì a far sparire gli hooligans dagli stadi. Se vogliono ispirarsi al modello inglese con le celle, lo facciano fino in fondo. Se devono reprimere con le celle, che liberalizzino tutto il resto. Qui si mettono in discussione le libertà individuali delle persone. La Thatcher non aveva fatto nulla di tutto ciò, né chiuso gli stadi. Per esempio, da noi, che senso ha avuto la tessera del tifoso? Queste schedature non hanno niente a che vedere con il modello inglese. Nei miei dieci anni di presidenza non c'è mai stato un problema di ordine pubblico. Il nostro stadio è davvero esemplare".

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