Calciomercato.com

  • Lazio, Zarate-Kozak:| La strana coppia fa divertire

    Lazio, Zarate-Kozak:| La strana coppia fa divertire

    • M.A.

    La strana coppia Kozak-Zarate. Ieri sera, nel primo impegno ufficiale all'Olimpico, Petkovic ha scelto loro due per far riposare Miro Klose e piegare la resistenza del Mura 05. Dopo il secco 3-1, la missione può considerarsi decisamente compiuta. Cambiano i giocatori, continua il progresso anche se il gioco non è brillante come quello espresso a Bergamo e arriva un'altra vittoria, la terza ufficiale di seguito dopo il precampionato da brividi. 'Continuiamo così - le parole a caldo di Albano Bizzari - stiamo migliorando piano piano e speriamo di continuare su questo cammino, con questo gioco possiamo competere su tutti e tre i fronti. Zarate? Va lasciato tranquillo, è un giocatore importante e siamo contenti di poter contare su di lui, così come su tutti quelli che sono qua'.

    Due reti di Kozak, l'ariete che spesso ha dato una mano a Reja, intramezzate dal gol di Zarate, uno che Reja non poteva vedere. Un totale che, oltre a dare rotondità numerica al play-off di Europa League già messo al sicuro dal 2-0 in Slovenia, blinda i due giocatori nella Lazio e, forse, spinge un po' Floccari, che vorrebbe restare e che Petkovic non vorrebbe cedere, verso la Fiorentina. Erano più di cinquecento giorni che Maurito Zarate non segnava all'Olimpico, lo stadio che quest’anno è tornato ad essere casa sua dopo la parentesi in subaffitto a San Siro. 'Dopo un anno torno a giocare all'Olimpico!!!', puntuale il tweet di Maurito. Era dal 19 marzo del 2011, un Lazio-Cesena nel quale l'argentino segnò il gol vittoria: quel gol chiuse virtualmente la sua prima vita biancoceleste, la rete siglata ieri sera contro i semi dilettanti sloveni del Mura 05 si può considerare quello che lo ha fatto rinascere.

    Ancora non si vedono i movimenti che Petkovic gli chiede, ma l'impegno e la grinta non mancano e il ghiaccio rotto ieri sera può essere la svolta decisiva. Kozak, invece, c'è sempre stato e, al contrario di Maurito, sarebbe uno dei pezzi più richiesti sul mercato (in nottata c'è stato un vertice Lotito-Tare, appunto, per parlare anche di Rocchi e Diakité, oltre che di Floccari). Era lui che salvava i risultati del tecnico precedente, è lui che ieri sera è riuscito a scardinare la porta di un avversario giunto all'Olimpico solo per limitare i danni: un lampo quasi casuale, una girata che ha avuto il grosso merito di sbloccare il tabellino e dare fiducia alla Lazio dopo una mezz'ora senza spunti e senza velocità.

    Si è capito che senza spazi la squadra di Petkovic soffre, anche una partita dall'importanza relativa come quella di ieri sera ha offerto spunti che non possono essere trascurati. E che non lo saranno, così come le buona prova di Onazi, sempre più sicuro in cabina di regia e sempre più a suo agio in mezzo ai grandi. La partita l'ha fatta con grande personalità, spesso è andato al tiro e il suo fisico ha aiutato la squadra. Ormai non è più solo un apprendista mediano, forse il fatto di essere mentalmente intonso lo ha aiutato a comprendere meglio i dettami tattici di Petkovic. Fatto sta che il giovane nigeriano non può certamente essere più considerato un'alternativa: ieri sera un'altra conferma che la Lazio può già spendere in campionato, in match sicuramente più impegnativi. Soprattutto in prospettiva Palermo, una squadra che verrà all'Olimpico per chiudersi e ripartire.

    (Corriere delle Sera - Edizione Roma)

    Altre Notizie