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  • Zarate smentisce suo fratello:| 'Tutta colpa di Lotito'

    Zarate smentisce suo fratello:| 'Tutta colpa di Lotito'

    L'argentino continua il suo tira e molla con il presidente biancoceleste.
    Zarate smentisce anche suo fratello: "E' tutta colpa di Lotito".
    Zarate insiste e smentisce indirettamente anche Rolando, uno dei suoi fratelli, continuando a incolpare Lotito per il mancato trasferimento alla Dinamo Kiev:  «L’unico problema lo ha creato il presidente. Ha messo un prezzo e dopo, quando è stato accettato, ha chiesto di più come la brava persona che è!» , ha scritto ieri l’argentino su Twitter. Rolando Zarate nella giornata di giovedì aveva semplicemente confermato la realtà dei fatti, quella più volte riportata dal Corriere dello Sport-Stadio. Fu Maurito a complicare l’operazione:  «Mauro ha avuto un problema con la Lazio, il presidente lo voleva vendere a una squadra ucraina (la Dinamo Kiev, ndr), lui non ha accettato la cessione e lo ha messo fuori rosa» , ha raccontato il fratello dell’attaccante laziale a Tyc Sport, è una televisione argentina. Le dichiarazioni sono rimbalzate in Italia, riprese dai siti di riferimento. Mauro Zarate ieri ha attaccato anche il nostro giornale colpevole, secondo lui, di non  «capire» la realtà (probabilmente non l’avrà capita neppure il fratello...). Maurito ha sparato a zero su tutti. Non sono arrivate smentite da parte di Rolando Zarate, dunque le sue dichiarazioni erano e restano veritiere.

    I FATTI - Tutto ruota attorno all’operazione di mercato saltata a fine gennaio tra la Lazio e la Dinamo Kiev. Il quadro della trattativa, dopo giorni di confusione e depistaggi, emerse in modo nitido e chiaro, lo raccontammo verificando tutte le fonti. Il nodo fondamentale fu rappresentato dalla clausola di rescissione chiesta da Zarate (la cui esistenza fu confermata anche dal suo procuratore telefonicamente). La Dinamo Kiev, prima di aprire una trattativa con il giocatore, si era accordata con la Lazio per acquistare l’argentino a 8-9 milioni di euro. Prendere Maurito a queste cifre e garantirgli una clausola inferiore al prezzo d’acquisto (come chiesto dall’attaccante e dal suo staff) spinse il club ucraino ad abbassare l’offerta fatta alla Lazio sino a 3 milioni di euro e poi a ritirarsi. A queste cifre Lotito non l’avrebbe mai ceduto, perché avrebbe dovuto farlo dopo aver chiuso un accordo molto più ricco? Forse è meglio che cali il silenzio.


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