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  • Zaza o Gabbiadini: uno va alla Juve

    Zaza o Gabbiadini: uno va alla Juve

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    Simone Zaza e Manolo Gabbiadini hanno davanti sette mesi per giocarsi un posto alla Juventus o, in alternativa, per 'vincere' un biglietto per un campionato estero. Il destino dei due attaccanti, entrambi classe 1991, è stato delineato a grandi linee da Beppe Marotta, amministratore delegato bianconero, nell'intervista rilasciata a Tuttosport in edicola oggi.

    PARLA MAROTTA: IL FUTURO DI ZAZA E GABBIADINI - Dice Marotta: "Sappiamo che si tratta di affari costosi, faremo delle scelte. Un’operazione come quella di Immobile, mai gestito direttamente ma facendo girare soldi, non va trascurata. Uno tra Zaza e Gabbiadini, ad esempio, potremmo lasciarlo". 

    E' TEMPO DI DECISIONI DEFINITIVE - A 24 anni, quanti ne compiranno Zaza e Gabbiadini nel 2015, il tempo delle promesse è finito, è l'ora delle decisioni definitive. Per uno dei due, quindi, sarà Juventus, mentre l'altro sarà sacrificato al bilancio, 'alla Immobile'.

    CONTRATTI IN ESSERE CON SASSUOLO E SAMPDORIA - Al momento, Zaza è interamente di proprietà del Sassuolo, ma la Juve, in base a un gentlemen agreement con i neroverdi, può portarlo a Torino a fronte del pagamento di una 'clausola di ricompra' già fissata in 15 milioni di euro. Gabbiadini invece è in comproprietà fra i campioni d'Italia e la Sampdoria, una compartecipazione che in base ai nuovi regolamenti non potrà più essere rinnovata. Fra Sassuolo e Sampdoria, chi avrà più bisogno di monetizzare l'anno prossimo sarà con tutta probabilità la società blucerchiata, presieduta da Massimo Ferrero. Ma questo è solo uno degli aspetti della vicenda.  

    TUTTI CONTENTI, TRANNE LA SERIE A - La parola più importante la dirà come sempre il campo: chi fra Zaza a Gabbiadini si dimostrerà più 'da Juve' avrà con tutta probabilità la possibilità di giocarsi le sue carte in bianconero nel 2015-16. Per l'altro ci sarà una cessione all'estero. E se la destinazione dovesse essere simile, per importanza del campionato e prestigio del club, a quella che nell'ultima estate ha portato Immobile in Bundesliga al Borussia Dortmund, alla fine sarebbe festa per tutti, giocatori e club coinvolti. A ridere meno, invece, sarebbe la Serie A, che perderebbe un altro talento.    

     

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