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Zazzaroni: l'anima tanghera dell'Inter

Zazzaroni: l'anima tanghera dell'Inter

di Ivan Zazzaroni

su http://zazza.blog.deejay.it/

L'anima tanghéra dell'Inter

Wes, we can”, possiamo farcela anche senza di lui, si deve essere detto Ranieri negli spogliatoi di Lecce durante l’intervallo, sotto di un gol e pochi minuti dopo che Pazzini aveva mandato platealmente a quel paese l’olandese. Fuori Sneijder e dentro Alvarez, un altro argentino. Le cose non sono andate come l’allenatore si augurava e il caso è esploso.
 
Da un anno e mezzo l’Inter ha perso il suo riferimento, il punto di svolta: la Juve l’ha trovato in Pirlo (a metà), il Milan in Ibra (trequarti), la Lazio in Klose e l’Udinese in Di Natale (attacco). L’Inter non ne ha o ne ha troppi: penso al blocco argentino al quale Ranieri si è parzialmente consegnato. Pertanto sbaglia chi dice o scrive che l’Inter non ha un’anima. Ne ha una, e attivissima: Cambiasso, Zanetti e un po’ più sotto Samuel e Milito sono da tempo – per meriti, esperienza e personalità – i “gestori” del gruppo, dello spogliatoio di Appiano, uno spogliatoio nel quale Sneijder è diventato un “sopportato”: le colpe sono quasi tutte sue.

 
Rinunciando all’olandese l’Inter perde genialità, improvvisazione, dinamismo e in questo momento non se lo può permettere. Avrebbe fatto bene Moratti a venderlo allo United quando Ferguson lo inseguiva: ma era già partito Eto’o.
 
Le soluzioni? Una sola: il recupero del giocatore attraverso una nuova centralità, il ruolo che Mourinho e la nazionale olandese gli avevano e hanno garantito.
 
Sneijder non ha ancora 28 anni, i tripletisti sono tutti over 30. Il futuro è (sarebbe) del più giovane.
 
PS 1. Impressionante la marea bianconera della prima ora – Pirlo un metronomo spettacoloso, Giac, Vidal e Esti tre incursori “de paura”.
 
PS 2. Pioli forever.


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