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  • Zazzaroni: N'Coppa, i migliori della stagione

    Zazzaroni: N'Coppa, i migliori della stagione

    Miglior allenatore protagonista - Antonio Conte. Da solo, ha risollevato la Juve portandola da due settimi posti consecutivi (non suoi) allo scudetto ripulito. E’ stato allenatore, addetto stampa, polemista, psicologo, fante, cavallo e re. Buffon ha ammesso che come sa parlare Conte alla squadra e ai campioni, nessuno mai. Anche Ranocchia lo considera il numero 1 assoluto (l’ha avuto a Bari). Imbattibilità e miglior difesa, tanta scuola: ha saputo sfruttare perfettamente i “vantaggi” derivati dalla mancata partecipazione alla Champions e gestito bene l’addio di Del Piero. Subito dietro: Guidolin, Colantuono, Pioli.

     
    Miglior allenatore non protagonista - Luis Enrique. Una persona corretta. E un visionario.
     
    Miglior giocatore - Antonio Di Natale. E’ stato tutto l’attacco dell’Udinese: 80 centri negli ultimi tre campionati. Ha segnato gol stupendi: contro il Chievo e a Catania i capolavori. Altri: Pirlo, detto “datemi la palla che ci penso io”, Giovinco, Marchisio, Ibra.
     
    Miglior portiere - Samir Handanovic. Parate, le sue, che han dato punti.
     
    La rivelazione - Alino Diamanti. Non più giovanissimo ma finalmente compiuto. Il trequarti più forte del campionato.
     
    Miglior giovane - Erik Lamela. Gioca facile, naturale.
     
    Miglior presidente – è più forte di me, non riesco a indicarne uno. Mi guardo attorno e mi viene da piangere. E da ridere. Il nostro calcio è in mutande grazie ai magnifici venti.
     
    Miglior direttore sportivo – non esiste più in natura.
     
    Miglior arbitro – vedi sopra. Quest’anno hanno deluso soprattutto i “numeri 1” Rizzoli, Rocchi e Tagliavento.
     
    Miglior pubblico – quello del Novara. Ma anche i tifosi del Milan non mi sono dispiaciuti.
     
    Miglior impianto – troppo facile, è un pezzo unico, purtroppo: loJuventus Stadium.
     
    Miglior pianto - quelli di Allegri e Conte.
     
    Miglior momento – ne indico cinque: il gol di Aguero al ’94 di City-QPR, la convocazione in azzurro di Verratti e Diamanti, la promozione del Toro e quella del Pescara di Zeman, l’unico tecnico capace di riempire gli stadi, la coppa Italia al Napoli.

     


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