Golden Foot, Zé Roberto: 'Pato, talento di cristallo'
Ze Roberto interrogato da Golden Foot, la società che ogni anno assegna il prestigioso riconoscimento alla carriera dedicato ai giocatori over 29 votato dai media partners di Golden Foot e da tutti i tifosi del mondo che hanno la possibilità di esprimere la propria preferanza direttamente sul sito.
Il 38enne brasiliano, ora in forze al Gremio, si lascia andare a considerazioni sul calcio attuale, su quella che è stata la sua carriera e sul futuro.
Qual'è la situazione attuale del calcio brasiliano? Molti club stanno facendo crescere i propri talenti e grandi nomi stanno sbarcando nelle squadre verdeoro, vedi Forlan, Ronaldinho e Seedorf.
"Questo perchè i club brasiliani sono molto più forti rispetto a qualche anno fa. L'economia del nostro paese sta vivendo un buon momento e i giocatori si sentono sicuri nel venire e giocare il nostro campionato".
Suggeriresti a Neymar di andare a giocare in Europa?
"Giocare in Europa per un giocatore come lui ma in questo momento al Santos riceve un grande supporto dai compagni per il suo talento. Credo che andrà presto in Europa ma il nostro calcio sta diventando molto più competitivo"
Dopo Ronaldo il Brasile ha faticato nel trovare un grande goleador, perchè?
"Non saprei. Adriano per certi versi lo è stato ma purtroppo anche lui ha avuto molti problemi. Dopo Ronaldo è stato lui il miglior numero 9. Ora il Brasile ha molti giovani talenti e per farli sbocciare dovremo aspettare".
Com'è visto Pato in Brasile?
"Come un grande taelento con troppi infortuni. Qui in Brasile il suo nome è molto ben considerato, ha giocato in molti club importanti e a mio avviso porterà un grande contributo sia al Milan che al Brasile".
Parlando della sua carriera, In Europa ha avuto modo di giocare in Germania e in Spagna, in quale altro campionato le sarebbe piaciuto gicoare?
"La Bundesliga è veramente un campionato eccezionale soprattutto perchè gli stadi sono sempre pieni. Credo però che la Premier League non sia da meno".
Cosa andò storto al Real Madrid? Ha qualche rimpianto di quella stagione?
"Il Real Madrid è un club fanatstico ma nel 1998 avevo bisogno di giocare per poter essere pronto in vista della Coppa del Mondo, così mi sono trasferito in Germania".
Quali sono i suoi piani per il futuro? Vede possibile una carriera da allenatore?
"No, da allenatore non credo. Il mio desiderio è quello di costruire un istituto per aiutare i bambini poveri, si chiamerà Colhendo frutos em terra seca".
Se un giorno suo figlio le dirà che vuole diventare un calciatore che gli suggerirà?
"Di credere nei propri sogni, ma non gli piace molto il calcio".
Chi dovrebbe vincere il Golden Foot 2012?
"Voto per Xavi Hernandez, del Barcellona"
