Zeman 'Arriviamo in alto':| E punge il Napoli
Quando un allenatore è ormai divenuto Personaggio, lo si capisce in fondo anche da queste cose. Zdenek Zeman guida una Roma la cui classifica, al momento, non è all'altezza delle aspettative e perciò, nonostante il contratto fino al 2014, deve ancora guadagnarsi la conferma.Eppure, a prescindere dalla vigilia del doppio match in 4 giorni contro l'Inter, ciò che dice viene accolto con aspettative oracolari, soprattutto quando la quotidianità sollecita a parlare d'altro, dalla sentenza Napoli al doping fino alla Lega. «Sulle inchieste avevano detto: "Noi puniremo e puliremo", ma si è fatto poco. Alcune cose, come l'omessa denuncia e la responsabilità oggettiva, sono state cambiate senza cambiare il regolamento». Tema doping. «Armstrong l'ha ammesso dopo anni. Purtroppo la situazione è questa, non solo nel ciclismo ma anche negli altri sport, specialmente quelli individuali. Nel calcio? Non so. Nel girone d'andata non ho avuto sensazioni, poi però c'è stato Pavoletti del Sassuolo, ma magari si dà la colpa al dentifricio...». Elezioni in Lega. «Si cambia poco, anche se a parole tutti vogliono cambiare. Chi ha voglia di farlo rimane fuori. Poteri forti fuori? La Roma è nel gruppo anche se non sempre d'accordo, ma è sbagliato parlare di poteri forti, sono i club più rappresentativi e non partecipano. Non penso sia un problema non avere rappresentanti, ma fa impressione che non ci siano le squadre più importanti e che hanno prospettive e più idee per andare avanti».