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  • SOLO JUVE. Zoff a CM: 'Se la Juve segna prima, il Milan finisce male. Ma occhio al Faraone'

    SOLO JUVE. Zoff a CM: 'Se la Juve segna prima, il Milan finisce male. Ma occhio al Faraone'

    • Gianluca Minchiotti

    E' Dino Zoff il protagonista dell'appuntamento di questa settimana con la rubrica SOLO JUVE. Capitano della Nazionale campione del Mondo del 1982, l'ex portierone ha vestito la maglia della Juventus dal 1972 al 1983, vincendo sei scudetti, due Coppe Italia e una Coppa Uefa. Da allenatore, invece, Zoff ha condotto i bianconeri a conquistare una Coppa Uefa e una Coppa Italia, nel 1990. Allla Juve e in Nazionale, Zoff è stato amico e compagno di squadra di Gaetano Scirea, l'indimenticato campione scomparso in un tragico incidente stradale nel 1989, a 36 anni. E proprio da Scirea parte questo intervento di Zoff ai microfoni di Calciomercato.com.

    Ieri a Torino è stato inaugurato Corso Gaetano Scirea, una via che il Comune di Torino, insieme alla Juventus, ha deciso di dedicare al libero che con la Juve e con la Nazionale vinse tutto. Che impressione le ha fatto?
    "E' stata un'iniziativa molto importante e un giusto riconoscimento per una grande persona, oltre che per un grande calciatore".
     
    Come si sarebbe trovato uno come Scirea nel calcio attuale, un calcio travolto dagli scandali e nel quale molti calciatori sembrano lontani dal modello di comportamento che Gaetano interpretava alla perfezione?
    "Sarebbe stato comunque sé stesso, come è sempre stato, in qualsiasi situazione. E poi il fatto che sia cambiato lo stile e che qualche calciatore magari vada in campo con la cresta, non vuol dire che la gioventù attuale sia peggio di quella di trenta anni fa. E' solo cambiato lo stile".
     
    Passiamo al momento attuale della Juventus. Dopo la sconfitta con l'Inter, i bianconeri hanno ripreso a macinare vittorie e gol...
    "La squadra di Antonio Conte è in grande forma e i risultati arrivano, anche attraverso un buon gioco".
     
    E domenica sera c'è Milan-Juventus: come la vede?
    "Se la Juve dovesse segnare subito, credo che poi non ci sarebbe partita. Ma se la difesa del Milan dovesse reggere, la partita potrebbe risultare aperta ad ogni risultato, anche perché in avanti i rossoneri stanno bene".
     
    In attacco la certezza del Milan si chiama El Shaarawy. Senza essere irriverenti e fatte le debite proporzioni, forse era dai tempi dell'esplosione di Del Piero che un giovane attaccante italiano non si dimostrava così promettente come il Faraone del Milan. E' un paragone che ci può stare?
    "Sta facendo molto bene, ma da qui a paragonarlo già a Del Piero starei attento. Certo, è vero che è molto promettente e che nei prossimi anni può diventare un attaccante davvero importante, non solo per il Milan ma per tutto il calcio italiano".
     
    Parlando delle difese, invece, quella della Juventus è una certezza. E' stata la meno battuta nel 2011-12 e si sta confermando anche quest'anno. Fabio Capello, che è stato suo ex compagno di squadra alla Juve e in Nazionale, ha detto che con la difesa a tre, che va tanto di moda in Italia in questo momento storico e che anche la Juve adotta, il calcio italiano è tornato indietro di vent'anni. E' d'accordo?
    "Condivido, non è una novità assoluta. La difesa a tre si utilizzava già trent'anni fa o venti anni fa, solo che il centrale magari giocava qualche metro indietro rispetto agli altri due, un po' più staccato. Ora invece giocano in linea. Non è una novità, quindi, ma ora si tende a dare un nome nuovo a un vestito vecchio". 
     

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