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  • Zuniga come Asprilla, spauracchio Juve

    Zuniga come Asprilla, spauracchio Juve

    La Juventus di Antonio Conte è sempre più simile alla corazzata Milan di Fabio Capello. Non solo per il modo aggressivo di giocare su ogni pallone, per la qualità e la quantità e la fame di vittoria in ogni partita, ma anche e soprattutto per i risultati sul campo che piano piano stanno arrivando. Il più simile e immediato di tutti riguarda il famigerato record d'imbattibilità sul campo in campionato. Quel Milan si fermò a 58, la Juve è a 46 e - ironia della sorte - si troverebbe a giocarsi contro il Parma la gara del sorpasso.

    La cabala e la scaramanzia però nel calcio sono il sale di ogni match. Corsi e ricorsi storici si palesano il campo con frequente ironia e spietatezza. Ecco perché dalle parti di Torino l'ambiente non è poi così tranquillo. Per la legge dei grandi numeri più l'imbattibilità viene portata avanti più si avvicina la sua fine. Il Napoli, unica squadra a battere i bianconeri nel 2012 per il momento (finale di Coppa Italia), sembra l'avversaria giusta e a Vinovo lo spauracchio potrebbe essere uno solo: Camilo Zuniga.

    Non Cavani, non Pandev, nemmeno Insigne. Stando alla scaramanzia i bianconeri dovranno guardarsi da Faustino Asprilla. Era il 21 marzo 1993, con una punizione dal limite in casa del Milan, Asprilla terminò la striscia di imbattibilità dei rossoneri. Un colombiano, proprio come Zuniga, che d'un tratto si ritroverà a essere l'uomo più seguito dagli storici e dagli statistici. "La scaramanzia è da ignoranti - diceva Eduardo De Filippo -, ma non crederci porta terribilmente sfiga".

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