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  • Uragano scommesse: 120 indagati a Cremona, 150 partite sospette a Napoli

    Uragano scommesse: 120 indagati a Cremona, 150 partite sospette a Napoli

    Un verminaio. Un autentico verminaio. Ecco che cosa stanno scoperchiando le Procure di Cremona, Napoli e Bari sul calcioscommesse. L'unica incertezza, al momento, è sapere se le manette e gli altri provvedimenti restrittivi scatteranno prima o dopo Pasqua, ma, per il calcio italiano si preparara un periodo di grande pena.

    E, per usare il lessico cui ha fatto ricorso Pierpaolo Marino, stamane a "Radio anch'io lo sport", "di grande sconvolgimento".

    In principio c'è stata l'inchiesta cremonese, dalla quale sono scaturiti i filoni di Bari e Napoli. In Puglia, in particolare, i giudici hanno scoperto ramificazioni definite "molto interessanti" fra Sacra Corona Unita, Zingari, società e giocatori prezzolati e prezzolabili. A Bari risultano indagate 17 persone, fra le quali 6 giocatori del Bari. Gli investigatori stanno analizzando quasi il cinquanta per cento delle partite dei biancorossi nella passata stagione, ritenendolo fortemente sospetto.


    Le ipotesi di reato sono: frode sportiva, associazione mafiosa e riciclaggio. Sarà di fondamentale importanza per la giustizia sportiva stabilire se siano coinvolti alcuni dirigenti dei club, sia in chiave responsabilità oggettiva sia di responsabilità diretta

    A Cremona, gli inquirenti hanno indagato sinora 120 persone, fra le quali i 41 giocatori chiamati in causa da Carlo Gervasoni.

    A mano a mano che gli investigatori si sono addentrati nel ginepraio delle scommesse, hanno scoperto di tutto: tentativi degli Zingari di comprare in blocco squadre di B e di Prima Divisione; tentativi di taroccamento di preliminari di Champions League ed Europa League, nonchè partite come Argentina-Bolivia, Estonia-Bulgaria e Lituania- Bolivia; almeno 200 incontri delle serie minori tedesche, ungheresi, bosniache, corate, svizzere e francesi.

    A Napoli, le partite sotto inchiesta sono già diventate 150 e indagato risulta essere anche Hector Cuper, ex tecnico di Inter e Parma, attualmente al Racing Santander, che ha sempre protestato la sua innocenza, negando di avere passato informazioni sulla Liga ai clan degli scommettitori che l'avrebbero avvicinato.

    Un fatto è certo: il peggio deve ancora venire.

    Xavier Jacobelli

    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

     

     

     

     


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