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  • Difesa Genoa:|Granqvist, il gigante svedese

    Difesa Genoa:|Granqvist, il gigante svedese

    Caccia al centrocampista, quello del possibile annuncio lunedì. E la battuta porta a prendere il difensore, visite mediche lunedì. Sempre straniero, sempre nazionale, trattativa pressoché chiusa, diverso il ruolo. In arrivo a Genova dal Groningen c’è il gigante svedese Andreas Granqvist, nato a Helsingborg il 16 aprile 1985, compagno di Zlatan Ibrahimovic nella selezione gialloblù. Nella squadra olandese prealtro è seguito pure il connazionale Fredrik Stenman, 28enne esterno sinistro con contratto in scadenza. Ma la preferenza va al centralone di 192 centimetri, stazza che gli ha permesso pure di segnare 8 gol nelle 53 presenze in maglia biancoverde. Quasi strappato alla concorrenza di Palermo, Galatasaray, Rangers Glasgow e altri club anglosassoni (in Inghilterra ha giocato nel Wigan). Granqvist ha il contratto che scade nel 2012 e questo non consente ai tulipani di alzare troppo la richiesta, affare intorno ai 3 milioni di euro. Lunedì, salvo inconvenienti dell’ultima ora, visite mediche e annuncio.

    Nello stesso giorno attesa anche l’ufficializzazione di Alberto Malesani per la panchina. E poi si torna alla caccia al centrocampista. L’identikit? Spazio a uno dei candidati: «Mi piace come gioca Busquets del Barcellona, un mostro. E io sono un classico 5 sudamericano, un centrocampista di marca, davanti alla difesa». Autodescrizione di Facundo Julian Piriz Gonzalez, 21 anni, medianone del National Montevideo. Può corrispondere anche all’identikit (con pochi particolari per la verità) proposto da Enrico Preziosi? Giovedì, il presidente: «Dopo otto ore di trattativa siamo d’accordo con la società. È un nazionale, non dico di più. Dovrei annunciarlo lunedì». Piriz, dopo essere stato protagonista con la Celeste Sub 20 nella generazione precedente a quella di Polenta e Rodriguez, è stato già chiamato nella selezione maggiore da Oscar Washington Tabarez. Indizio. L’altro è che il procuratore Pablo Betancourt proprio giovedì è stato impegnato in una lunga riunione in Italia. E l’agente pochi giorni fa aveva dichiarato: «Piriz ha fatto molto bene quest’anno, ha passaporto comunitario e questo fa in modo che sia trattabile. Le tre squadre interessate sono Catania, Udinese e Genoa». Se otto ore vi sembran poche era canto di lotta delle mondine. Ma per questo genere di trattativa otto ore sembran troppe. E pare che ci sia anche l’indicazione in parte “sviante”. Il centrocampista si farà, ma il nazionale straniero può essere prima il difensore: Granqvist.

    Comunque, restando in mediana, la pista uruguagia per il mister X rossoblù si sdoppia, con l’interesse anche per Walter Gargano del Napoli, il quale con la Celeste ha partecipato al gran Mondiale 2010. Qui però il costo si alza, verso i 10 milioni, contro i 3,5 circa di Piriz. Il 25 per cento del cartellino del centrocampista del National, ragazzone di quasi 190 centimetri con antenati italiani, appartiene agli impresari della Bbc Sports. E Gerardo Pelusso, l’allenatore che lo ha fatto esordire in Primera Division nel 2008, di lui dice: «Sarà uno dei più forti giocatori uruguayani dei prossimi dieci anni». Sempre nel 2008 era stato vicino al Napoli, per un milione di euro, ma poi aveva prolungato con il National. Ora vale più del triplo. Mentre più alte sono le cifre per altri giocatori che possono corrispondere all’identikit di Preziosi. E qui andrebbe aggiunto una nota ulteriore: pare che il presidente a livello di costo e di crescita di quotazione in prospettiva prediliga una operazione “alla Kucka” rispetto a un’operazione “alla Veloso”. Tuttavia le indicazioni pubbliche si sono fermate prima.

    Tutto risale a una battuta di Preziosi, a riprendere la “spalla” Adriano Galliani: «Siamo vicini a un centrocampista all’estero, perché in Italia costano troppo. Un indizio? ha gli occhi cerulei...». Appunto, alla Galliani, un mister X della mediana vestito pure di rossoblù. Prescindendo dalla tonalità degli occhi, tanti nomi sui taccuini, nel poco trapelato c’è la via che dall’Uruguay porta in Belgio. A Steven Defour, 23 anni, compare nello Standard Liegi di Axel Witsel (altro papabile, dopo l’investitura come mister X rossonero e poi l’allontanamento dal ruolo). Sul primo ieri è arrivata l’apertura dell’agente Paul Stefani, con tempistica tuttavia non coincidente con quella dettata dal Genoa: «Aspettiamo dieci giorni: Steven è in vacanza, quando tornerà riparleremo con Preziosi». Si intende che almeno una volta l’abbiano già fatto. Però Defour, che da poco ha sposato la sua Irina, in realtà è tornato giovedì dalla Grecia, ieri era a Liegi e oggi è ripartito per le Seychelles. Frena invece Luciano D’Onofrio, vicepresidente dello Standard: «Il Genoa? Ci sono tante tedesche, spagnole, russe...». Ad esempio lo Spartak Mosca che alza la cifra all’asta: proposti 11 milioni. Ancora, 12 sono stati offerti dal Napoli e rifiutati dal Bayer Leverkusen per Arturo Vidal, 24enne cileno in scadenza nel 2012, altra possibile idea. E cifre alte anche per i francesi Matuidi e Sissoko, o il talento svizzero Shaqiri. In Italia opzioni come Nocerino, Mauri e soprattutto Parolo: quest’ultimo, in comproprietà fra Cesena e Chievo, può arrivare con Rennella in Romagna e Meggiorini in Veneto. Grifone in cerca di centrocampista. Ma prima un gigante per la difesa, Granqvist.

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