Calciomercato.com

  • Ronaldo zittisce Messi:|A Mourinho il 1° titulo

    Ronaldo zittisce Messi:|A Mourinho il 1° titulo

     

    Ogni tanto bisogna emigrare per ritrovare il gioco del football. Si va in Spagna e si va sul sicuro. Barcellona-Real Madrid sono roba da Hollywood del calcio, la partita di ieri sera consegna a Mou e alle sue meringhe il titolo dei centodieci anni del Real, in attesa di sentire il profumo più intenso della champions.
     
    Partita strana e bellissima, per emozioni e qualità, gol di rapina e di buona sorte, casuali ma di puro repertorio di questo sport. Il Barcellona ha giocato con lo specchio, il Real con il martello bagnato di cianuro. Josè Mourinho interrompe l'impero blaugrana, il suo Real non incanta ma incarta gol e risultati, Guardiola paga la presunzione di una squadra che sembra aver smarrito la freschezza, causa anche le assenze pesanti di Abidal e di Villa, determinanti per la tattica e per la tecnica.
     
    Il Real viaggia con sette punti di vantaggio, la Liga ormai è sua, Mou può divertirsi con i suoi silenzi stampa e le provocazioni che lo hanno resto protagonista indiscusso, questo è un suo titulo e prevedo cortei di prefiche e vedove nostrane con bandiere al vento e fazzoletti fradici di lacrime. Mou resta a Madrid, gli hanno rinnovato il contratto e aumentato il salario, la crisi sta altrove, lo spread pure.
     
    Il primo tempo del Camp Nou si è deciso improvvisamente mentre il Barcellona frullava il suo football di narcisi. Il Real sembrava una italiana dei bei tempi, aspetta, spera e spara, va di contropiede e ha approfittato, al minuto sedici, di una giocata scippo di Khedira, in mezzo off side, a Puyol, su tocco di testa di Pepe successiva a una incertezza colossale di Valdes sul traversone di Ozïl. Il football è questo, il possesso palla non conta nulla se poi quella palla non la butti in rete oppure, come è capitato a Xavi ieri sera, ti ritrovi sulla strada e sulla traiettoria Iker Casillas che andrà sposo a una giornalista e non fa regali a nessuno, la sua deviazione impossibile e decisiva sul tocco del catalano ha spiega il risultato dei primi tre quarti d'ora e ha demoralizzato i campioni in carica.
     
    Il Barcellona è quello di sempre, ripete movimenti perfetti, a volte stucchevoli, Gioan Brera lo definiva, riferendosi agli olandesi, masturbatio grillorum, costruisce ma non raccoglie e si espone alle ripartenze avversarie come, di recente, era capitato a Milano e a Londra, con effetti, ahi noi, differenti. Il secondo gol di Cristiano Ronaldo ne è stata l'esaltazione, proprio mentre i catalani, dopo il pareggio di Sanchez subentrato a Xavi(!!!), credevano di poter ribaltare risultato e liga. Ronaldo ha celebrato il gol, bello e perfido, rivolgendosi al pubblico nemico e pronunciando più volte una sola parola: «calma, calma, calma» indicando poi se stesso, come a dire ci sono qui io a sistemarvi. Così è stato, a las nueve de la tarde. La corrida spagnola non è finita. Martedì il Barcellona si gioca la champions contro il Chlesea e il giorno dopo il Real aspetta il Bayern per una fiesta che, dopo ieri sera, sembra assai probabile. Messi e Ronaldo, di nuovo, ancora. Ma ieri sera, sotto la pioggia di Catalogna, Cristiano Ronaldo ha vinto, finalmente, la sfida dell'anno.

    Altre Notizie