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  • Perisic, chi sei veramente? Svogliato con l'Inter, furia con la Croazia VIDEO

    Perisic, chi sei veramente? Svogliato con l'Inter, furia con la Croazia VIDEO

    • Andrea De Luca
    È una crisi a metà quella che ha colpito negli ultimi mesi Ivan Perisic. Un mite e innocuo dottor Jekyll quando veste la divisa dell'Inter, un furioso mister Hyde, indomabile con indosso la maglia della sua Croazia. Un trend fotografato benissimo dalle due prestazioni più recenti del ragazzo di Spalato. Solo cinque giorni fa Perisic era uscito dall'Atleti Azzurri d'Italia di Bergamo subissato dai fischi del pubblico interista, guadagnandosi una sfilza di meritati 4 in pagella. Ieri sera, nel pirotecnico match di Nations League fra Croazia e Spagna, con una prova di tecnica e carattere ha guidato la nazionale di casa a un inatteso successo in extremis per 3 a 2, mantenendo vive le speranze di non retrocedere nella seconda Lega del torneo.

    FRENO NERAZZURRO - Nelle 16 presenze collezionate fin qui con la maglia nerazzurra in questa stagione - il più presente fra i giocatori di movimento insieme a Politano - Perisic ha messo insieme un bottino ben misero. Appena due le reti dell'esterno dell'Inter in campionato (metà di quelle messe a segno lo scorso anno nello stesso arco temporale), a cui si sommano due soli assist. Nonostante ciò Spalletti non ha mai voluto rinunciare al croato, schierandolo dal primo minuto in ogni gara: titolare "per forza", per il disappunto di più di qualche tifoso. Troppo poco per un giocatore che qualche mese fa si laureava, con un ruolo da assoluto protagonista, vicecampione del mondo, guidando la Croazia ad un passo da un'impresa storica. Un rendimento sottotono che potrebbe trovare una parziale giustificazione proprio nelle scorie di una lunghissima estate, mai del tutto smaltite.

    FURIA CROATA - Ma la stanchezza e la scarsa brillantezza atletica sembrano evaporare come per magia in nazionale. Ieri sera gli ci sono voluti appena sei minuti per sfiorare un super gol, centrando il palo alle spalle di De Gea dopo aver seminato Sergi Roberto e Sergio Ramos, non proprio gli ultimi due difensori della lista. Un quarto d'ora di intensità notevole, un assist sfiorato e sprazzi del miglior Perisic, quello che a Milano manca da troppo tempo. In avvio di ripresa, poi, riesce anche ad inventare il pallone che manda in porta Kramaric per il primo vantaggio croato. Per la gioia del pubblico di Zagabria, per il disappunto dei tifosi interisti. La pazienza è al limite: San Siro rivuole il suo Mister Hyde
     

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