Il Vicenza di Guidolin e la Coppa Italia vinta nel 1996/97: quando la provincia diventa protagonista
Dopo 28 anni, la Coppa Italia ritroverà quest’anno una finale con una squadra rivelazione protagonista. L’ultima volta che accadde fu infatti nella stagione 1996/97, quella in cui il Vicenza di Francesco Guidolin riuscì addirittura nell’impresa di conquistare il trofeo. La vittoria dei biancorossi in quella stagione è ancora oggi ricordata come “l’ultimo miracolo” di Coppa Italia.
DALLA C1 A PROTAGONISTA IN SERIE A
Dopo gli anni d’oro del “Real” Vicenza di Paolo Rossi, culminati con il 2° posto in Serie A nel 1978/79 e la partecipazione alla Coppa Uefa, il Vicenza attraversò anni bui, che lo videro scivolare prima in Serie B e poi in Serie C1.
Ma a metà anni ‘90 la squadra che aveva scritto pagine importanti del calcio italiano si riaffacciò ai suoi vertici. Protagonista della “scalata” dalla C1 alla Serie A era stato il tecnico Renzo Ulivieri, con una doppia promozione, dalla C1 alla B nel 1992/93 e dalla B alla A nel 1994/95. Conquistata la massima divisione, però, il presidente Pieraldo Dalle Carbonare, che nel 1989 aveva fatto togliere la storica R ricamata del marchio Lanerossi sulle maglie e cambiato il nome del club in Vicenza Calcio, con Ulivieri approdato al Bologna, decise di affidare la panchina della squadra ad un giovane allenatore, desideroso di riscatto dopo il flop all’esordio alla guida dell’Atalanta: Francesco Guidolin.
Con il suo calcio all’italiana fatto di fraseggi e rapide verticalizzazioni, il Vicenza nella stagione 1995/96 è una delle rivelazioni del campionato. Indicata da molti come vittima predestinata per il ritorno in Serie B, conquista invece una tranquilla salvezza, chiudendo al 9° posto finale con 17 punti di vantaggio sulla zona retrocessione, e a breve distanza dalle posizioni che valgono l’Europa.
La squadra, soprattutto nello stadio di casa, il Romeo Menti, che presenta ancora il celebre palo che impalla le riprese televisive, è un osso duro per tutti, anche per le grandi: costringe al pareggio Milan (futuro campione d’Italia) e Inter, batte la Juventus di Lippi e la Fiorentina di Ranieri, e fa lo stesso con Lazio, Roma e Parma.