10 anni dall'omicidio di Sarah Scazzi: pronta una serie tv
Sono trascorsi quasi dieci anni dalla morte di Sarah Scazzi. Lo ricordiamo come il delitto di Avetrana, in provincia di Taranto. Accadde il 26 agosto del 2010, la ragazza aveva solamente quindici anni, e ancora oggi, a sentire quel nome, non si può fare a meno di ricordare la tragica vicenda. Sarah Scazzi venne uccisa e il cadavere fu ritrovato solo 42 giorni dopo.
Il primo ad autodenunciarsi e a prendersi le responsabilità dell'assassinio fu Michele Misseri, zio di Sarah, ma dopo sette anni, nel febbraio del 2017, la Corte Suprema di Cassazione riconobbe come colpevoli Sabrina Misseri e Cosima Serrano, la zia e la cugina di Sarah, e le condannò all'ergastolo. Michele Misseri, coniuge di Cosima, fu incolpato e condannato per inquinamento di prove e per aver nascosto il cadavere, insieme a suo fratello Carmine.
A Sarah Scazzi venne dedicato un libro dal titolo "Sarah, la ragazza di Avetrana", scritto da Flavia Piccini e Carmine Guzzanni a cui si ispireranno le future uscite sulla vicenda. Ad acquistare i diritti d'autore del romanzo è stata la Groenlandia, società di produzione che sembra aver intenzione di portare avanti due progetti: una serie tv e un documentario.
La regia della serie tv è stata affidata a Pippo Mezzapesa, mentre quella del documentario spetterà a Christian Letruria e agli scrittori del libro.
Dopo questo annuncio, non sono certo mancate le critiche. C'è chi si pone contrario all'idea di trasformare questa tragica vicenda in una serie televisiva su cui guadagnare e chi invece apprezza e sostiene invece questa possibilità, consapevole che raccontare ciò che è stato è uno dei modi migliori per ricordare ed evitare che certe storie si ripetano ancora
