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  • 10 giugno 1940: ottant’anni fa Mussolini trascinava l’Italia in guerra

    10 giugno 1940: ottant’anni fa Mussolini trascinava l’Italia in guerra

    • Luca Dell'Omarino
    Tempi lontani, eppure così familiari. Sì perché la figura del Duce, oggi più che mai, rimane vivida nella mente degli italiani: nel bene o nel male. Oggi ricorre l’ottantesimo anniversario di quello che è facilmente riconoscibile come uno dei più gravi, se non il più grave in assoluto, degli errori in cui incappò la dittatura fascista: la decisione di prendere parte attiva alla Seconda guerra mondiale, affiancando il Giappone e la Germania nazista.

    Tale mossa è ora riconoscibile come determinante nella crisi, e successiva caduta, del regime instaurato da Mussolini quasi un ventennio prima. Dopo l’iniziale decisione di rimanere fuori dal confitto nel settembre del 1939, data l’impreparazione militare e industriale dell’Italia, il Duce pronunciò uno dei suoi più celebri discorsi dal balcone affacciato su piazza Venezia. Sotto di lui, un’enorme platea di gente festante, ignara delle devastazioni che il conflitto mondiale avrebbe scatenato sulla penisola. Un proclama ricco di retorica, che nascondeva al suo interno il desiderio di salire sul carro dei vincitori a fianco di Hitler; il quale, con la sua guerra lampo, sembrava in procinto di piegare al suo volere l’Europa e il mondo. “Fare anche noi la nostra parte di bottino” come disse Galeazzo Ciano.

    Le cose andarono in maniera decisamente diversa. Dal fallimento di campagne apparentemente abbordabili come quelle di Grecia e di Albania, allo sterminio dei nostri soldati in Russia. La pochezza dell’esercito italiano e della classe dirigente fascista furono rivelati di fronte al mondo, dando il via a una catena di eventi che porterà alla caduta dello stesso Mussolini nel 1943.

    Per chi vuole vedere il bicchiere mezzo pieno, si può dire che il ruolo più importante giocato dall’Italia nella Seconda guerra mondiale fu quello di zavorra per la Germania, andando a facilitare, involontariamente, la vittoria degli alleati. 
    Una pagina della nostra storia sicuramente da ricordare, per far si che qualcosa di simile non si ripeta mai più. 

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