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  • '5G causa del coronavirus': il complottismo dilaga in Gran Bretagna, e la gente assalta antenne e centraline

    '5G causa del coronavirus': il complottismo dilaga in Gran Bretagna, e la gente assalta antenne e centraline

    Assalti incendiari ad antenne o centraline della rete ultraveloce per cellulari di ultima generazione 5G, si sono verificati in diverse città del Regno Unito a causa di teorie complottiste che girano in Rete e rilanciate dal tabloid Daily Star.

    Come riporta Repubblica.it, è capitato a Birmingham, Liverpool, Melling e ora anche a Belfast, in Irlanda del Nord. In alcune circostanze, subito dopo online sono spuntati video che riprendono alcune persone attaccare le antenne e poi esultare al grido di "fuck 5G" o anche "viva la revolución". 

    La risposta è in alcune teorie complottiste che girano da qualche tempo online e che legano, senza alcuna prova scientifica, la piaga del coronavirus all'introduzione, ancora graduale, della rete telefono-dati 5G

    Sono due le teorie del complotto più diffuse online, si legge nel servizio di Repubblica. La prima sostiene che le reti 5G indebolirebbero il nostro sistema immunitario, rendendoci quindi più esposti al coronavirus, teoria alla cui base al momento non c'è alcuna evidenza scientifica. 

    La seconda teoria del complotto sostiene invece che grazie alle reti 5G "i batteri riuscirebbero a comunicare e a diffondersi più velocemente e densamente" nelle nostre comunità e dunque in questo caso anche il coronavirus sarebbe facilitato nella sua azione. Uno studio controverso, che non è mai stato pienamente dimostrato. E oltretutto il coronavirus è un virus, non un batterio.

    Ma tutto ciò non è bastato a placare la psicosi e i dilaganti complottismi online. Anzi, sono stati ritwittati e condivisi anche da alcune personalità del cinema e della tv, come l'attore americano Woody Harrelson o le star televisive anglosassoni Jason Gardiner e Amanda Holden. Il ministro britannico Michael Gove ha definito queste teorie "sciocchezze pericolosissime". Mentre il capo della sanità britannica Stephen Powis si è detto "assolutamente furioso e disgustato dal comportamento di queste persone che attaccano infrastrutture che invece sono utilissime per combattere l'emergenza coronavirus".

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