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  • 80 partite e 43 punizioni dopo Ronaldo ce l'ha fatta. E scrive altre pagine di storia della Juve

    80 partite e 43 punizioni dopo Ronaldo ce l'ha fatta. E scrive altre pagine di storia della Juve

    • Nicola Balice
    Ci sono volute 80 partite per prendere la mira. E 43 tentativi andati a finire spesso sulla barriera o magari lontano dai pali. Poi la palla è andata a finire proprio lì doveva voleva, nel sette, scatenando la rabbia del portiere avversario (in questo caso Salvatore Sirigu) che pure l'aveva sfiorata. Cristiano Ronaldo ce l'ha fatta, ha trovato il primo gol in bianconero su calcio di punizione, sfatando quello che restava forse l'ultimo tabù individuale da quando è arrivato alla Juve. Una situazione che pesava sicuramente più al fuoriclasse portoghese che non alla stessa Juve: l'esultanza di pura rabbia va proprio in questa direzione, Ronaldo si è tolto un peso, perché uno come lui la facile ironia che stava accumulando in questi anni, proprio non poteva digerirla. "Ne avevo bisogno", ammette lui stesso a caldo ai microfoni di Sky Sport.

    NELLA STORIA – Intanto CR7 come se niente fosse, perché non è di sicuro al meglio della forma o al massimo del proprio rendimento, continua a macinare record o ad avvicinarne altri. Il primo gol su punizione gli permette di entrare in una ristrettissima cerchia, quella dei giocatori capaci di realizzare almeno 25 gol in campionato. Non succedeva da 59 anni, prima di lui solo gente come Boniperti, Sivori o Charles, altro calcio. Il tutto mentre il contatore gira ed è pronto a farlo ancora a lungo, considerando come manchino ancora otto giornate di campionato.

    RONALDO BATTE RONALDO – Numeri ma non solo numeri. Come quelli che lo vedono aver già superato il bottino raccolto un anno fa, quando al suo fianco c'era sempre o quasi un panzer ad aprirgli la via. Sono 29 le reti stagionali di CR7. Quattro quelle consecutive, rigori compresi, segnate insieme a Paulo Dybala, che panzer non è eppure sembra intendersela sempre più a meraviglia col fuoriclasse portoghese. Non giocando da falso nueve e nemmeno chiedendo a Ronaldo di giocare centravanti come chiesto in Coppa Italia da Sarri: è bastato spostarli entrambi di qualche metro, per un assetto che ricorda sempre più da vicino un 4-4-2. Così si dividono le zone d'azione, si avvicinano, si cercano, si trovano. Dybala non si ferma più, nemmeno Ronaldo sembra accennare una sosta. E se ora segna pure su punizione...

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