A Napoli si può fare un calcio di alto livello. Inter, Inzaghi ha perso il terzo scudetto ipotizzabile: una sentenza che dipende dalla Champions League

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  Sandro Sabatini
• 24 mag 2025
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Silenzio per ventidue minuti, quelli cronometrati fra il goal di De Vrij a Como e la prodezza di McTominay al “Maradona”. Prima e dopo è stata festa napoletana sfrenata e contagiosa, esagerata e giusta. Il Napoli vince lo scudetto numero 4 della sua storia. E lo fa senza stravincere, come era accaduto per il numero 3, autografato da Spalletti. Ma quello era stato un successo maturato nei mesi e, quasi per un girone, mai veramente in discussione. Questo invece è stato più festoso, perché sofferto e accompagnato dall’incredulità pilotata da Antonio Conte e diffusa ovunque, soprattutto tra le squadre avversarie più o meno accreditate come superiori.

L’Inter perde il terzo scudetto ipotizzabile, nel quadriennio di Simone Inzaghi. Detta così, è crudele. E anche ingiusta. In verità si tratta di una sentenza statistica e storica, che diventerà rilevante o irrilevante nel giro di una settimana. Dipenderà dall’esito della finale di Champions League…

Il Napoli vince e l’Inter perde anche per l’esito quasi opposto delle più significative operazioni di mercato.



Partiamo dai numeri: aiutano a chiarire che tipo di scudetto va in archivio. Il Napoli ha il 5° attacco del campionato e la miglior difesa; l’Inter ha il miglior attacco e la 5a difesa. Antonio Conte ha vinto subendo poco; Simone Inzaghi ha perso pur segnando tanto. Sintesi: “corto muso” in purezza. Fatti, non parole. Tanta pratica, zero teoria.

La veridicità dei fatti, anziché delle chiacchiere, è testimoniata anche dal calciomercato. McTominay è stato il miglior acquisto del calciomercato. Da 30 e lode in tutto e per tutto, anche data e prezzo: ufficiale il 30 agosto, costato appena 30 milioni dal Manchester United. Numeri e coincidenze simili per Lukaku, acquisto sottovalutato dalla critica: ufficiale il 29 agosto, costato anche lui 30 milioni dal Chelsea. Iniziando il campionato senza di loro, il Napoli aveva perso al debutto a Verona e si era già mezzo inguaiato addirittura in Coppa Italia (battuto il Modena solo ai rigori).

I soldi spesi al tramonto del calciomercato estivo, De Laurentiis li ha recuperati all’alba dell’edizione invernale, quando a gennaio non ha esitato ad incassare 70 milioni dal Psg per Kvara. E come l’anno scorso addosso al presidente erano state indirizzate (inevitabilmente) le critiche più velenose, stavolta merita i complimenti più dolci, anche per aver sopportato in silenzio le lamentose allusioni di Antonio Conte.

A Napoli si può fare calcio, eccome. Calcio di alto livello. Livello scudetto. Applausi. 

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Commenti

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Joe1973_CH

25 mag 2025

Sabatini sei sempre il solito. “Colpa” di Inzaghi ovviamente. Ma chi scende in campo ? Lui? Prim...

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