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  • Abate:| Blindato da Berlusconi al Milan

    Abate:| Blindato da Berlusconi al Milan

    "Allegri è il nostro allenatore, abbiamo un contratto fino al 2014. Galliani ha identificato dei rinforzi, deve chiudere entro gennaio".
    Berlusconi: "Mela marcia? Chiedo scusa a Mario ma non mi riferivo a lui".
    Dietrofront. Su tutta la linea. La mela marcia magari non è diventata una ciliegina come vorrebbe Raiola, ma se non altro non ha più la faccia di Mario Balotelli. E Massimiliano Allegri può stare tranquillo: come ricorda spesso anche lui, il contratto scadrà nel 2014. E quindi non corre rischi. Una settimana dopo, il mondo di Silvio Berlusconi si capovolge. Non è ben chiaro il motivo per cui il Cavaliere ha riformulato le proprie teorie, ma le parole di ieri sono musica soave in confronto alle sassate di lunedì scorso. A questo punto, poiché in pochi giorni si passa praticamente dal bianco al nero, occorrerebbe capire quale delle due versioni è quella sincera. Ma tant'è.

    Riflessioni Evidentemente, le critiche piovute dopo aver accusato Balotelli di essere una mela marcia in grado di infettare un intero spogliatoio devono aver fatto riflettere il presidente rossonero. Soprattutto in tempo di elezioni. E così Berlusconi ha chiarito a Sky: «Quando ho parlato di mela marcia avevo fatto un discorso relativo al fatto che nello spogliatoio servono presenze positive. Non era riferito esattamente a Balotelli, e mi scuso se può essere stata presa come un'incompletezza nella mia esposizione e come una frase nei suoi confronti». La tesi difensiva è piuttosto scricchiolante, ripensando alle parole pronunciate la settimana scorsa proprio in risposta a una domanda su SuperMario: «Mi spiace dire certe cose, ma nel Milan è molto importante l'aspetto umano. E se metti una mela marcia in un gruppo, poi si infettano anche gli altri. Lui (Balotelli, ndr) è una persona che non accetterei mai nel nostro spogliatoio».

    Nessuna apertura Un attacco molto duro che aveva suscitato parecchie proteste nei confronti del Cavaliere, reo di aver attaccato pesantemente un ragazzo di soli 22 anni, per di più patrimonio della Nazionale. Reazioni da Manchester? Da Balotelli in persona nessuna, mentre il suo agente Mino Raiola lì per lì aveva commentato: «Mario era dispiaciuto per le parole di Berlusconi, ma mi ha sorpreso perché ha avuto una reazione positiva. Mi ha detto: "Chi mi conosce mi vuole bene". Io lo conosco e so che ha un cuore grande. E' strano che Berlusconi esprima giudizi simili su una persona che non conosce molto». Due giorni dopo aveva aggiunto: «Non è una mela marcia, ma una ciliegina, un frutto esotico. Non ha dato peso alla vicenda, segno che sta maturando». Dunque dal Cav arrivano le scuse. Ma non spiragli di mercato: «Non ho mai sentito di un'apertura a una trattativa per Balotelli da parte di nessuno della mia società. Né Allegri o Galliani me ne hanno parlato come un nostro obiettivo».

    Nomi segreti Dopo Mario tocca ad Allegri. «E' il nostro allenatore, abbiamo con lui un rapporto che dura nel futuro. C'è un contratto anche per l'anno prossimo». Tutto regolare, se non fosse che Berlusconi una settimana fa aveva risposto così a chi gli chiedeva lumi sul futuro in rossonero di Max: «Il presidente del Milan deve sempre dire la verità? Passiamo alla prossima domanda...». Una battuta inquietante. Ora parrebbe tutto rientrato. Infine, un accenno al mercato: «Se arriverà un giocatore di livello? Io spero di sì. Sto tormentando Galliani perché, individuati dei possibili acquisti, li porti a termine entro gennaio. Ma non posso fare nomi, Galliani me lo impedisce. Abate parte? Credo proprio di no. E' il terzino della Nazionale e intendiamo assolutamente tenerlo al Milan». Per cambiare idea, tanto, c'è sempre tempo.


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