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  • Abbiati a CM: 'No a Mancini al Milan. Donnarumma si deve fidare di Raiola'
Abbiati a CM: 'No a Mancini al Milan. Donnarumma si deve fidare di Raiola'

Abbiati a CM: 'No a Mancini al Milan. Donnarumma si deve fidare di Raiola'

  • Daniele Longo
Quindici anni in una squadra non si dimenticano così facilmente. Cristian Abbiati ha vinto con il Milan 3 scudetti, 1 Champions League, 1 coppa Italia, 2 supercoppe italiane, 1 supercoppa europea. Calciomercato.com lo ha intervistato in esclusiva tra derby e closing.

E' la settimana che porta al derby che, per la prima volta, sarà disputato alle 12.30. Condivide la scelta dell'orario?
"E' chiaro che siamo tutti abituati ad un orario diverso, cioè quello tradizionale previsto in notturna. Capisco anche le esigenze televisive per le quali questo derby andrà in scena a quell'ora. Il calcio cambia, è normale".

Il Milan arriva da un poker rifilato al Palermo, l'Inter dalla clamorosa sconfitta di Crotone. I rossoneri partono favoriti?
"Nel derby non ci sono mai favoriti, magari il Milan sta un po' meglio. La stracittadina di Milano è una storia a sè, una partita particolare".

Un pronostico?
"Difficile ma penso vinca il Milan".

Quali sono i segreti per vincere un derby?
"Devi avere grande attenzione per tutta la gara, poi ogni allenatore ha una marcia di avvicinamento diversa. Non ci sono segreti particolari".

Quale stracittadina ricorda con più piacere?
"Il primo giocato nel 1999".

La parata più bella e importante quella su Kallon nella semifinale di Champions League del 2003?
"Si, sicuramente".

Ricorda qualche frase in particolare dopo quella parata da parte di Galliani o dei compagni?
"No perchè sono passati tanti anni. E' chiaro che ricordo l'importanza avvertita da tutti, ti aveva permesso di superare l'Inter e poi andare a vincere la Champions in finale contro un'altra italiana come la Juventus".

C'era un avversario nerazzurro che temeva particolarmente prima del derby?
"Difficile fare solo un nome, l'Inter ha avuto tantissimi grandi campioni".

Non solo la sfida all'Inter, ma sopratutto il cambio di proprietà da Berlusconi ai cinesi: lei che idea si è fatto?
"E' sicuramente difficile pensare ad un Milan senza Berlusconi e Galliani, dopo tutti questi anni pieni di vittorie. Se il bene del Milan è questo cambio di società, quindi ben venga".

Ha mai avuto contatti con Fassone e Mirabelli per tornare al Milan?
"No, non li ho conosciuti. Spero abbiano un progetto per riportare in alto il club e una maglia di spessore come quella rossonera".

Futuro ancora tutto da scrivere per Montella, Abbiati lo confermerebbe?
"Sta facendo un buon lavoro, con tanti ragazzi valorizzati. Secondo me va confermato perchè sta ottenendo buoni risultati".

Da ex giocatore del Milan e tifoso, cosa ne pensa della possibilità che la panchina possa essere affidata in futuro a  Roberto Mancini?
"Ma, guarda me la stai dicendo tu adesso. Non ce lo vedo Mancini sulla panchina del Milan dopo tutti quegli anni all'Inter e quello che ha rappresentato per loro, direi di no".

Conosce molto bene De Siciglio, capitano cercato dalla Juventus: si sente di dargli un consiglio, avendo vissuto anche lei una situazione simile?
"Non sono in grado di dargli consigli. Mattia è un ragazzo intelligente, saprà sicuramente fare la scelta migliore per il suo futuro".

Donnarumma e il rinnovo, crede che arriverà l'accordo?
"Io penso che ha l'agente migliore del mondo o tra i migliori, quindi sapranno benissimo come comportarsi. Gigio è un talento straordinario, da tifoso del Milan mi auguro possa rinnovare e rimanere a lungo".

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