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  • Abdoulaye Diaby, il ragazzo benedetto da Keita che detta legge in Belgio

    Abdoulaye Diaby, il ragazzo benedetto da Keita che detta legge in Belgio

    • Andrea Limonta
    Piede sinistro sorprendente e una rapidità fuori dal comune racchiuse in un ragazzo di 173 cm. Abdoulaye Diaby (foto sudinfo.be) è una delle più grandi sorprese del calcio belga e africano. Attaccante classe 1991, di proprietà del Lille, è capocannoniere della Jupiter League, campionato in cui ha segnato 10 gol e regalato 5 assist in solo 17 presenze con la maglia del Mouscron, squadra che sta trascinando verso la salvezza. Nato a Nanterre, in Francia, Diaby ha preferito la nazionale del paese di origine dei suoi genitori, il Mali, con cui ha esordito lo scorso ottobre segnando un gol contro l'Etiopia.

    INFANZIA CON IL PALLONE TRA I PIEDI -  Cresciuto con la maglia del suo paese, il Nanterre, nell'estate del 2009 viene notato dagli osservatori del Sedan (con cui esordirà nel calcio professionistico in Ligue 2 nel maggio del 2010), che lo portano direttamente in prima squadra convinti delle sue potenzialità. Anno dopo anno, le partite giocate in prima squadra aumentano, lo stesso vale per i gol che, se nella stagione 2010/2011 sono 2 in 10 presenze, due anni più tardi diventano 7 in poco più di 20 partite. 

    L'ARRIVO AL LILLE E L'ESPLOSIONE IN BELGIO - Ottime prestazioni, media voto altissima, assist e gol convincono il Lille a investire 900mila euro per Diaby che viene girato in prestito al Mouscron. La prima annata in Belgio non è brillantissima, il ragazzo non colleziona molte presenze, anche a causa di un infortunio, ma è comunque molto importante per la salita in Prima Divisione Belga dalla Endrunde Jupiler Pro League con i suoi 5 gol. Ma la stagione della svolta è vicina, e arriva quest'anno, il 2014/2015. E' da inizio stagione che Diaby è imprendibile, corre, combatte e, soprattutto, segna, portando il piccolo Mouscron a giocarsi le proprie chance per raggiungere un posto di media classifica nella Jupiler Pro League, campionato in cui è capocannoniere indiscusso, risultando più decisivo di giocatori come Praet e Mitrovic, stelle del quotato Anderlecht.

    IDOLO ETO'O: Abdoulaye ha scelto il Mali per un semplice motivo: i suoi genitori. Nonostante sia nato in Francia, sua madre e suo padre desideravano vedere il loro figlio con la maglia della loro nazione, non con quella dei Bleus. Questa scelta controtendenza stupisce fino ad un certo punto. Infatti, Diaby ha voluto indossare la casacca delle "Aquile africane" per giocare la Coppa d'Africa, vetrina importante per un giocatore che potrebbe compiere il definitivo salto di qualità tornando al Lille l'anno prossimo per sostituire Origi (già acquistato dal Liverpool). Ma, soprattutto, opportunità per sfidare i suoi più grandi idoli calcistici, Samuel Eto'o e Yaya Toure, stelle del calcio africano.

    FUTURO IN ITALIA? "Diaby sarebbe un giocatore molto utile per diverse squadre italiane, ha qualità e spero che ci porterà molto in alto. So che sarà presto una stella del calcio africano. Siamo una nazionale vecchia, cerchiamo di mettere i nuovi arrivati ​​a proprio agio ma lui sembra non averne bisogno. Si tratta di una nuova e importante ventata di ossigeno per il calcio della nostra nazione. In Mali cresceranno sempre ottimi giocatori perché siamo un paese che ama il calcio e in cui i giovani vogliono avere successo". Questo è l'elogio di Seydou Keita nei suoi confronti dopo aver giocato con lui in nazionale, dobbiamo aggiungere altro?

     

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