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  • Accuse al Bari:| Colpevole di non perdere

    Accuse al Bari:| Colpevole di non perdere

    La vittoria dei pugliesi (con un piede in B), scatena i Ducali: parapiglia nel tunnel.
    Parma contro il Bari, colpevole di non perdere.
    Lo sport di fine campionato? Prendersela con il Bari. La colpa? La solita: giocarsela fino in fondo, non calare le braghe nonostante una classifica che ormai condanna la squadra di Mutti alla retrocessione. Accadde per la prima volta a San Siro con il Milan dopo un 1-1: Cassano e Gillet che parlano fitto, «ma perché non avete sempre giocato così?», chiedeva Fantantonio al portiere della sua ex squadra. Perché il Bari ha un codice d'onore che ha deciso di rispettare, classifica o non classifica.

    Così ha fatto anche ieri a Parma: vincendo addirittura e scatenando gli istinti vendicativi dei parmigiani. Film già visto: rissa nel tunnel, Morrone (il capitano) che insulta Rossi («Ho solo fatto il mio dovere di professionista», è costretto a giustificarsi il difensore del Bari, nato e cresciuto proprio a Parma). Segue ok corral negli spogliatoi. A farne le spese è più di tutti Pasquale Marino, licenziato da Ghirardi che ora pesca nel mazzo dei mister «risolvo i problemi» per evitare lo sprofondo: Colomba in pole, ma c'è anche De Biasi e qualche altra strana idea tipica di un presidente che chiamò pure Cuper sull'orlo del burrone tre anni fa.

    Non se ne può già più, ci aspetta il solito desolante panorama di fine stagione: stracche partite nemmeno quotate, solo in questa giornata Brescia-Bologna e Chievo-Samp («Scarso impegno agonistico in una gara svolta con apparente regolarità» recita la relazione degli 007 federali»), finite proprio come da previsione degli scommettitori, recuperi lampo, rotondi 2-2 perfetti per regalare spettacolo e dividersi i punti. Mancano sette giornate e prima o poi anche il Bari mollerà: chiedere purezza ai finali di campionato è impossibile, «non facciamoci del male» sarà uno schema spesso applicato in campo (e anche fuori) e scandalizzarsi serve a poco.

    Succede anche negli altri sport (nell'ultimo mondiale di pallavolo Brasile, Russia e Bulgaria ne combinarono di cotte e di crude), ma fa specie il ribaltamento della verità: dallo stupore per la gara tarocca a quello per la partita non accomodata. Come se tra il Bari e i bari non ci fosse più differenza.  


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