Robinho via dal Milan, un'ipotesi che nelle prossime settimane prenderà corpo. Da giocatore indispensabile per l'attacco rossonero a terza scelta, la metamorfosi del brasiliano potrebbe non vederlo al nastro di partenza la prossima stagione. Il motivo è semplice, Robinho non è più il giocatore dell'anno scorso, non riesce più a fare la differenza né a livello tattico né a livello numerico, come dimostrano i 5 gol realizzati in campionato in questa stagione contro i 14 della precedente. Arrivato nell'estate 2010 per 18 milioni di euro, l'ex Manchester City non ha fatto e non ha fatto fare il salto di qualità, motivo per cui sarà messo sul mercato. E ci sono tre indizi che avvalorano la tesi.

In primis senza dubbio le scelte di Allegri che in questo rush finale per lo scudetto non l'ha preso in considerazione. Robinho è stato escluso per scelta tecnica dalla lista dei convocati contro il Genoa e nella sfida odierna con il Siena ed è sceso vertiginosamente nelle gerarchie offensive. In secondo luogo il ritorno di Cassano e l'ascesa di El Shaarawy, decisamente più funzionali con Ibrahimovic e più decisivi nel cambiare le partite. Infine bisogna considerare la posizione di Robinho nel panorama dei trasferimenti: rispetto a Pato, il cui valore si è abbassato a causa degli infortuni, il brasiliano ha più mercato, come dimostrano le richieste che arrivano dal Brasile, con il Santos in testa.