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  • Adriano: 'L'Inter il mio sogno. Da quando è morto mio padre...'

    Adriano: 'L'Inter il mio sogno. Da quando è morto mio padre...'

    Adriano, ex attaccante dell’Inter, parla al canale YouTube del club nerazzurro, rispondendo alle domande di alcuni piccoli tifosi: ‘Il soprannome Imperatore? Ero sorpreso quando hanno cominciato a chiamarmi così, nemmeno sapevo fosse riferito a me. Il capo della tifoseria venne da me dopo una partita e mi disse che da lì in poi sarei stato chiamato così. Fui molto felice perché non avrei mai pensato nella mia carriera che qualcuno avrebbe potuto chiamarmi “imperatore”, ma Dio mi ha benedetto con questo soprannome”. 

    SULLO SMETTERE - “E’ difficile ancora oggi non giocare più, purtroppo mi sono operato due volte al tendine di Achille e questo mi ha dato molti problemi. Alla mia età questa cosa pesa un po’, ho smesso di giocare con i miei amici, anche se non è facile, ma sfortunatamente ho dovuto smettere perché l’operazione mi ha disturbato molto: io sono alto, quindi è difficile riprendersi da un’operazione così due volte e tornare a giocare come prima. Con molta tristezza ho smesso. Ancora oggi mi manca giocare a calcio, l’allegria dei tifosi brasiliani, del Flamengo e anche dell’Inter, quindi è stata una scelta molto difficile”. 

    L’EMOZIONE PIU’ GRANDE - “Vedere l’allegria della mia famiglia, non ha prezzo. Poter trasmetterla anche ai tifosi è molto gratificante. Poi l’orgoglio di raggiungere i tuoi obiettivi, anche questo non ha prezzo”. 

    L’INTER - “Era come un sogno per me, guardavo sempre le partite in tv, è stata un’emozione enorme avere la possibilità di firmare con l’Inter, nella mia prima partita sono riuscito a segnare su punizione con il Real Madrid e questo è stato molto importante per me. Ho veramente realizzato un sogno grandissimo giocando per un club come l’Inter. Ho lottato tanto per questo e Dio mi ha dato l’opportunità di entrare in quella famiglia.”. 

    LE DIFFICOLTA’ - "La più grande è stata la perdita di mio padre, quando giocavo potevo sempre contare sul suo appoggio, ma da quando se n’è andato ho sentito una grande tristezza. Ma la vita è così, ti porta alcune cose difficili da comprendere, e per me la perdita di mio padre è stata così, la difficoltà più grande”.

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