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Adriano: 'L'Inter il mio sogno. Da quando è morto mio padre...'
SULLO SMETTERE - “E’ difficile ancora oggi non giocare più, purtroppo mi sono operato due volte al tendine di Achille e questo mi ha dato molti problemi. Alla mia età questa cosa pesa un po’, ho smesso di giocare con i miei amici, anche se non è facile, ma sfortunatamente ho dovuto smettere perché l’operazione mi ha disturbato molto: io sono alto, quindi è difficile riprendersi da un’operazione così due volte e tornare a giocare come prima. Con molta tristezza ho smesso. Ancora oggi mi manca giocare a calcio, l’allegria dei tifosi brasiliani, del Flamengo e anche dell’Inter, quindi è stata una scelta molto difficile”.
L’EMOZIONE PIU’ GRANDE - “Vedere l’allegria della mia famiglia, non ha prezzo. Poter trasmetterla anche ai tifosi è molto gratificante. Poi l’orgoglio di raggiungere i tuoi obiettivi, anche questo non ha prezzo”.
L’INTER - “Era come un sogno per me, guardavo sempre le partite in tv, è stata un’emozione enorme avere la possibilità di firmare con l’Inter, nella mia prima partita sono riuscito a segnare su punizione con il Real Madrid e questo è stato molto importante per me. Ho veramente realizzato un sogno grandissimo giocando per un club come l’Inter. Ho lottato tanto per questo e Dio mi ha dato l’opportunità di entrare in quella famiglia.”.
LE DIFFICOLTA’ - "La più grande è stata la perdita di mio padre, quando giocavo potevo sempre contare sul suo appoggio, ma da quando se n’è andato ho sentito una grande tristezza. Ma la vita è così, ti porta alcune cose difficili da comprendere, e per me la perdita di mio padre è stata così, la difficoltà più grande”.