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  • Affare Niang: il Milan ci ha guadagnato

    Affare Niang: il Milan ci ha guadagnato

    • Mariachiara Rossi
    M'Baye Niang doveva essere il grande colpo di mercato del Torino, il giocatore che avrebbe permesso alla squadra granata di fare il salto di qualità e assieme a Belotti, Ljajic e Iago Falque formare un quartetto d'attacco stellare. I fatti sino ad oggi dicono altro. Il giovane senegalese ha collezionato dieci presenze dall'inizio del campionato, racimolando la modica cifra di un gol e un assist. Troppo poco per il colpo più costoso della gestione Cairo a Torino. Sinisa Mihajlovic, che in estate lo avevo voluto fortemente e lo aveva fatto sentire parte integrante del progetto granata, tanto da dargli fin dall'inizio una maglia da titolare, non sta ricevendo dal giovane attaccante l'apporto e le prestazioni di qualità che si aspettava e che al Genoa e al Milan aveva mostrato solo a corrente alterna. Non è un caso che nelle ultime tre partite il tecnico l'abbia utilizzato per un totale di 31 minuti.

    AFFARE MILAN - Mai Urbano Cairo aveva portato a termine un'operazione di mercato da più di 10 milioni di euro per un solo giocatore: prestito con obbligo di riscatto per oltre 15 milioni di euro complessivi, tra base fissa e bonus. Il trasferimento di Niang dal Milan al Torino, fino ad ora si sta dimostrano un affare solo per i rossoneri, che nel 2012 lo avevano pagato poco meno di 2 milioni di euro prelevandolo dal Caen, squadra francese in cui aveva incominciato a giocare da professionista. 

    VOGLIA DI RIVALSA - Domenica a San Siro, proprio contro il  'suo' Milan, il francese potrebbe avere l'occasione di dimostrare ad allenatore, tifosi (da cui era stato accolto quest'estate come un vero beniamino) e società che i soldi investiti su di lui non sono stati uno spreco. Difficilmente giocherà dal primo minuto al Meazza e i motivi sono due: in primis Mihajlovic ha cercato di dare maggiore equilibrio alla squadra togliendo un posto in attacco e inserendo un giocatore in più in mezzo per rafforzare la linea di centrocampo con un 4-3-3, inoltre le gerarchie da inizio anno sono cambiate e vedono Niang una seconda scelta rispetto ai compagni di reaprto Ljajic, Iago Falque e Belotti. Detto questo se entrando a gara in corso, nelle ultime tre partite, non ha mai inciso, il match contro il Milan dovrà servire per invertire questo trend negativo, dando un contributo alla causa del Toro. La voglia di rivalsa servirà da miccia per tirare fuori il meglio di se davanti ai suoi ex tifosi, che di sicuro non gli renderanno la vita facile con i soliti fischi e cori di rito. A favore di Niang c'è però un precedente: il nazionale senegalese ha già segnato un gol contro il Milan, proprio quando si trovava in prestito al Genoa (il 29 aprile 2015, rete del momentaneo 2-0). I rossoneri sono avvisati.

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