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  • Agnelli, carezze ad Allegri e schiaffi a Conte: ecco perché... Un rancore che arriva da lontano

    Agnelli, carezze ad Allegri e schiaffi a Conte: ecco perché... Un rancore che arriva da lontano

    • Gianluca Minchiotti
    Cita un allenatore Andrea Agnelli, nel suo discorso odierno all'Assemblea degli azionisti: Max Allegri. Al quale il presidente della Juve attribuisce un grande merito: "Da parte mia un pensiero va a Max Allegri, che è stato determinante per la crescita della Juventus in questi anni. Nel ranking Uefa siamo passati dal 43° posto del 2010 al 5°, ci sono ragionevoli prospettive per pensare di poter superare anche il Bayern Monaco a fine stagione". 

    LA BORDATA A CONTE - Poi Agnelli parla anche di un altro allenatore, senza citarlo per nome. E lo fa per indicare un periodo estremamente negativo: "Ci sono state situazioni che in questi anni hanno forgiato la dirigenza di questa società. Pensiamo al caso del Calcioscommesse nel 2012 che ci ha visto restare per sei mesi senza allenatore in panchina: quale altra società sarebbe riuscita a gestire sei mesi senza l'allenatore in panchina?". Il nome naturalmente è quello di Antonio Conte, che, a causa della squalifica nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse, nella prima parte della stagione 2012-13 fu costretto a guardare le partite dei bianconeri dalla tribuna, lasciando la panchina a Massimo Carrera e Angelo Alessio. 

    E' ancora forte, presso la dirigenza e la proprietà della Juve, il rancore per il trattamento ricevuto da Conte nel 2014. Sì, perché dopo averlo difeso a spada tratta nel 2012, con i rischi e le difficoltà del caso, Agnelli e John Elkann non hanno mai perdonato al tecnico salentino il modo in cui li ripagò due anni dopo, quando Conte abbandonò società e squadra dopo due giorni di ritiro, rassegnando le dimissioni.

    ANTONIO, A TORINO NON TORNI - E' questo rancore, fra l'altro, che ha portato la Juve nel 2019 a dire no al ritorno a Torino di Conte. Ve lo abbiamo raccontato, in primavera: Conte, libero dal Chelsea, cerca squadra in Italia. Ha un accordo di massima con l'Inter, ma lo straccerebbe se da Torino arrivasse una chiamata. E si propone alla Juve. Fabio Paratici e Pavel Nedved sarebbero anche favorevoli, ma Agnelli ed Elkann non ne vogliono sapere. E oggi abbiamo avuto una conferma delle motivazioni.  

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