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  • Agnelli:| 'La Juve siete voi'
Agnelli:| 'La Juve siete voi'

Agnelli:| 'La Juve siete voi'

Sè presentato eccome, Andrea Agnelli . Altroché, se si è presentato.Annunciato, per carità, ma ha lasciato il segno. Ha inevitabilmente catturato lattenzione, ha scaldato gli animi, ha strappato fior di consensi. Già perché il numero uno bianconero ha deciso di non rilasciare dichiarazioni ufficiali, di non prestarsi a conferenze stampa in pompa magna, tuttavia tuffandosi?? nel bagno di folla qualche chicca lha regalata ugualmente. «Grazie a me? No, no... Grazie a voi! E tutti insieme che si vince!». Eccola qua la frase del giorno, il leit motiv, il sunto del blitz presidenziale nel ritiro in Val dAosta. Lulteriore aggiunta che chiude il cerchio: vincere non basta, è un obbligo (come già diceva Giampiero Boniperti e come ora è scritto sulle

maglie bianconere), e per farlo bisogna stare uniti. Tutti: tifosi, società, giocatori e - ora più che mai - tecnico. Anche in questo senso, probabilmente, è giusto leggere il blitz di Agnelli: conferendogli dunque un valore simbolico ad hoc. Perché, per carità, una capatina in ritiro lha sempre fatta da quando sè accomodato sullo scranno più alto della società (sia in Trentino due anni fa, sia a Bardonecchia lo scorso anno), ma le tempistiche di questultimo spostamento non lasciano dubbi: proprio il primo giorno di ritiro in cui è Antonio Conte a dirigere i lavori, a ridosso della sua deposizione presso la Procura Federale a Roma.

 

SERENITÀ

Del resto, a parole, mediante conferenze e dichiarazioni, Agnelli aveva già più e più volte spiegato, detto e ribadito quanto fosse sereno e ottimista, fiducioso del fatto che la questione Conte si sarebbe risolta senza intoppi. Era successo già alla fine dello scorso campionato, quando anticipazioni (ma anche le notizie più disparate) uscivano con precisione e tempistiche che parevano... chirurgiche. Ed è successo in questa settimana, a margine della presentazione delle nuove maglie da gara, allo Juventus Stadium: «Conosco Antonio da 20 anni, so bene che tipo di persona è, e so che da quando si alza al mattino a quando va a dormire la sera non pensa ad altro che alla vittoria. Pure di notte sogna la vittoria... Dunque sono fiducioso e... no, non cè nessun piano B. Da parte nostra, cè massima serenità». Ebbene, dicevamo, questo era successo fino a prima della tanto attesa audizione. Dopo che laudizione è avvenuta, il messaggio è stato ancora più netto. Oltre alle parole, anche un fatto concreto e di grande valenza. La presenza, appunto, fianco a fianco in ritiro.

 

IL BLITZ

Agnelli è arrivato in mattinata, poco prima delle 10 era già a bordocampo per seguire direttamente la squadra al lavoro. I tifosi lo hanno accolto con applausi e boati, Conte e il direttore sportivo Fabio Paratici con una calorosa stretta di mano e qualche battuta. Grandi sorrisi, clima più che sereno appunto. Il tema scommessopoli, semmai, è stato affrontato dopo pranzo (fatto con la squadra e lo staff al completo), in albergo. Nel frattempo, però, a margine dellallenamento, come detto, Agnelli sè concesso ai tifosi, che lo acclamavano. Un giro al Summer Village, dove sè cimentato in una partitina a calcio-balilla con un bambino. Poi, avanti così, tra la folla. A stringer mani, a farsi far foto, a prendere in braccio bambini. Cè chi chiede se arriverà Van Persie , la risposta è un sorrisone interpretabile in mille modi, ma che comunque dà speranza. Cè anche chi snocciola una battutina sui prezzi degli abbonamenti, aumentati. E allora Agnelli abbozza... Ma per il resto è tripudio di lodi, abbracci, sguardi di complicità. Qualcuno arriva a chiedere: «Presidente, ci porta la Champions League?». Ma altri rispondono per lui: «Ma non deve mica portarcela Andrea la Champions... Quella la devono vincere i calciatori. Il presidente, il suo, lo stagià facendo».

 

FRECCIATA

Effettivamente, lista degli acquisti alla mano, con gli innesti di Asamoah , Isla e Lucio - tanto per cominciare - la società ha mandato segnali ben importanti ai tifosi. La voglia di continuare a vincere cè, così come - sulla carta - sembrano esserci anche le potenzialità per farlo e per migliorarsi sempre di più. Con buona pace dei rivali, uno in particolare. Essì perché tra le qualche chicca la regala?? di cui sopra, cè anche una frecciatina - di classe, dico e non dico... - di quelle che tendenzialmente risultano propiziatorie, perfette per battezzare linizio dun ritiro. Vale a dire, lautografo apposto sul diario di una bambina. «Presidente, presidente una firma...». Agnelli prende il librone e comincia a sfogliare finché non arriva alla data fatidica. «Oh, 5 maggio. Facciamola qui che è meglio». La dedica, implicita, oltre che per il ragazzo, è per gli storici amici nemici nerazzurri. Che proprio il 5 maggio - di 10 anni fa - si videro sorpassare dalla Juventus, poi scudettata.

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