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  • Agnelli: 'Ronaldo? Non rischiamo, non vogliamo compromettere la stagione' VIDEO

    Agnelli: 'Ronaldo? Non rischiamo, non vogliamo compromettere la stagione' VIDEO

    • PG
    Andrea Agnelli, presidente della Juventus, interviene all'evento 'Il Foglio a San Siro', dicendo la sua sul futuro di San Siro e del prossimo stadio di Inter e Milan: "​Che consiglio do a Inter e Milan sulla gestione di San Siro? Questo stadio è un pezzo della storia italiana, costruito nel 1925 e poi ristrutturato negli anni. Da parte mia ho ricordi molto piacevoli, una semifinale di Uefa contro il Borussia, entrando c’era uno stadio intero che urlava, mi sono diventati e sono uscito. San Siro pieno fa paura. Poi ci sono le attività moderne e da questo punto di vista San Siro fa sentire la sua età e dovessi scegliere io andrei verso un impianto nuovo. Al mondo di oggi non si può essere nostalgici , spettasse a me farei di tutto per un impianto nuovo, che in una situazione ideale sarebbe totalmente individuale. A Milano due impianti sarebbero ideali, ma poi subentra una pianificazione economica e sta alle società valutare. Il Tottenham ha speso un miliardo e mezzo".

    SUL MONDO DEL CALCIO - "Che calcio stiamo vivendo? Il futuro è ancora tutto da scrivere ma dobbiamo pensarci oggi. Nel 2024 scadrà il calendario internazionale, quel documento che determina le finestre disponibili per i vari tornei e di rilascio per i calciatori. Conosciamo perfettamente quel calendario, poi il 1 luglio 2024 ce ne sarà uno tutto nuovo. Dobbiamo avere la capacità di pensare oggi per il futuro, nell’interesse di club e nazionali. All’Eca abbiamo discusso con il consiglio Uefa e abbiamo riflettuto su una visione futura del nuovo calendario. La Uefa ci ha dato disponibilità di mettere assieme le federazioni del calcio europeo, avremo bisogno di 12-18 mesi per stilare un progetto del calcio europeo del futuro. In questo momento sono tanti i fattori da considerare per giungere a un calendario di rilievo, dobbiamo pensare a squadre come Genoa, Sampdoria e Bologna di andare oltre i confini nazionali. Se i campionati nazionali possono essere un freno per certi club? Intanto dobbiamo complimentarci con la Premier per la loro crescita, hanno avuto per un ventennio un amministratore delegato con grandi capacità. Adesso sono arrivati a 4,5 miliardi di ricavi, con quelli internazionali che hanno superato quelli nazionali. Il problema stadi non può essere accantonato, quello deve essere il primo punto, perché impianti affascinanti ma obsoleti non danno resa. Pentiti della capienza dello Stadium? Assolutamente no, l’obiettivo è quello di averlo sempre col pienone non solo per grandi eventi. Oggi fa la differenza il campione, i ragazzini si spostano per vedere giocatori come Ronaldo. Ma da solo il campione non basta, servono disciplina e organizzazione degli obiettivi".

    SU RONALDO - "​Ronaldo? Sta bene. Torna? La nostra fortuna è quella di poter contare su 25 giocatori di qualità. Ovviamente avere lui in campo ci da un senso di sicurezza in più ma per infortuni muscolari bisogna stare attenti e rischiare potrebbe significare compromettere il futuro. Meglio tutelare i prossimi due mesi e mezzo che una partita". 
     

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