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  • Agresti a CM: 'Scudetto al Napoli. Milan, sbagliato il mercato negli ultimi 3 anni. Juve? Ricostruire non vuol dire perdere'
Agresti a CM: 'Scudetto al Napoli. Milan, sbagliato il mercato negli ultimi 3 anni. Juve? Ricostruire non vuol dire perdere'

Agresti a CM: 'Scudetto al Napoli. Milan, sbagliato il mercato negli ultimi 3 anni. Juve? Ricostruire non vuol dire perdere'

Una grande firma del giornalismo italiano è venuta a trovarci in redazione. Stefano Agresti, ex vice-direttore del Corriere dello Sport si è intrattenuto con la redazione di Calciomercato.com in un forum di redazione sull'attuale momento del calcio italiano:

Il Napoli è la vera rivoluzione del campionato, quali sono i meriti di Sarri e soprattutto si può parlare di Scudetto?
"Il Napoli è sicuramente la favorita per lo Scudetto e parlare di Scudetto è ora un obbligo. Sarri è stato bravissimo perchè è riuscito a non perdere quanto di buono fatto da Benitez, ovvero avere una grande produzione offensiva, abbinandogli una quadratura difensiva di alto livello. Pensavamo tutti fino alla passata stagione che Koulibaly e Albiol non fossero centrali di alto livello e invece sono le migliori sorprese del campionato. E poi c'è Higuain, che forse l'anno scorso sentiva troppo stretta per sè la piazza di Napoli (complice anche il pressing di Messi e l'interessamento del Barcellona), ma ora si è ricalato al 100% nella realtà partenopea ed è il valore aggiunto".

Se Sarri è stato bravo chi invece non è riuscito, per l'ennesima volta, a dare un volto concreto alla sua Roma è Rudi Garcia...
"La Roma purtroppo sta pagando il vizio capitale di aver sbagliato completamente le scelte sul mercato dei difensori. La Roma ha due grandi difensori, Manolas e Digne, e dopo di loro il vuoto. Rudiger e Castan son buoni giocatori, ma delle sostanziali riserve in una big in lotta per lo Scudetto. Garcia ha sbagliato spesso approccio alle partite e ultimamente anche alla piazza giallorossa. Per sua fortuna se dovesse vincere le prossime due partite (Torino e BATE Borisov) si ritroverebbe ancora in lotta per il vertice e anche agli ottavi di Champions. Saranno decisive anche per Garcia".

Ancora in corsa c'è anche l'Inter che sta vivendo una prima parte di stagione sopra le aspettative. Può essere da Scudetto?
"Se me l'aveste chiesto ad inizio stagione avrei detto di no, ma ora anche dopo la sconfitta contro il Napoli arrivata lottando alla pari in 10 dico che assolutamente sì, l'Inter è da Scudetto. Mancini sta facendo più di quello che mi potessi aspettare e soprattutto credo anche più di quanto valga in realtà la rosa nerazzurra"

La Juventus dopo la rivoluzione estiva sta tornando in corsa. Scelta sbagliata o lungimirante il lasciar partire campioni come Tevez, Pirlo e Vidal?
"La scelta è stata giusta, ma non sempre rivoluzione vuole dire risultati negativi. La Juventus della stagione 95/96 vinse tutto e a fine anno lasciò partire Vialli, Ravanelli, Paulo Sousa e Vierchowod, ma l'anno dopo vinse Coppa Intercontinentale, Scudetto, Supercoppa Europea e arrivò in finale di Champions. In questo Allegri avrebbe potuto fare di più, ma anche qui forse c'è stata troppa confusione fra il come vorrebbe giocare lui e gli uomini messigli a disposizione dalla società. Allegri vuole giocare col trequartista, ma non ti rinforzi se prendi Hernanes che era una riserva nell'Inter".

A proposito di Paulo Sousa, ieri (LEGGI QUI) il tecnico della Fiorentina ha concesso, per la prima volta, un'intervista ad un sito web. Un passo avanti verso il mondo digitale ormai sempre più fondamentale anche nella gestione delle società?
"Finalmente. Il calcio sta arrivando a questo passo, all'avvicinamento ai siti web più tardi del resto del mondo. I lettori di calciomercato.com come di altri siti web sicuramente giustificano questa apertura che al giorno d'oggi credo possa ritenersi indispensabile. Gestire il web e i social è una frontiera che i club devono iniziare a considerare come di primissimo piano. Soprattutto con i social c'è bisogno di grande attenzione perchè è uno strumento che, messo in mano a giocatori ed allenatori, può essere un'arma a doppio taglio.

La gestione dei media è stato a lungo un punto di forza del Milan. Il club rossonero è però in crisi di risultati da troppo tempo e anche Mihajlovic oggi resta in bilico...
"Il problema del Milan è che Berlusconi continua a credere di avere in mano una squadra per vincere, ma è una dimensione che questa squadra non ha più da troppo tempo. Sono stati sbagliati tanti, troppi mercati, e a pagare di volta in volta sono stati Seedorf, Inzaghi e ora anche Mihajlovic. Di fatto ciò che manca è un po' di programmazione".

Parola al mercato quindi: cosa serve al Milan per migliorare? Lavezzi serve alla Juve? E chi sarà la protagonista del mercato invernale?
"Come detto al Milan manca programmazione quindi credo che Galliani dovrebbe provare a piazzare un colpo in ogni reparto con più attenzione al centrocampo. Lavezzi? Serve a chiunque, magari non sempre da titolare, ma alla Juventus un giocatore con le caratteristiche di Lavezzi può dare lo slancio definitivo per rientrare nelle prime posizioni. Il mercato di gennaio credo sarà dominato dalla Fiorentina, che ha bisogno di rinforzi per completare la rosa a disposizione di Sousa, ma anche dalla Roma con Sabatini che nelle ultime stagioni ha sconvolto la propria rosa nel corso dei mercati di riparazione. Sicuramente servirà intervenire in difesa, ma Ranocchia e Juan Jesus non possono essere i nomi adatti".

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