Calciomercato.com

  • Ajax, gioco e talento non bastano: il Real la vince con la storia e con i cambi

    Ajax, gioco e talento non bastano: il Real la vince con la storia e con i cambi

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    La storia pesa in Champions. Pesa più del gioco. Solo così si può spiegare la vittoria del Real Madrid ad Amsterdam, un 2-1 che mette la squadra di Solari quasi ai quarti di finale. I campioni d’Europa hanno maledettamente sofferto per un tempo intero il ritmo (che poi si è rivelato eccessivo) dell’Ajax. Ma, appunto, non sono campioni a caso. Sono stati sotto sapendo che prima o poi avrebbero capovolto la partita. L’esuberanza dei giovani olandesi si è spenta di fronte alla forza di Ramos, alla classe di Modric, ai colpi di Benzema e Asensio. Il pari sarebbe stato più equo, ma il calcio non conosce giustizia.  
       
    AJAX SHOW -
    Certo che il primo tempo è stato uno spettacolo a senso unico. Ma quanti erano quelli dell’Ajax? Undici no, impossibile. Forse tredici, più probabilmente quattordici. Erano comunque troppi per il Real Madrid. Che pensava a una trasferta semplice, visti i recenti rovesci degli olandesi in campionato. Invece è stato tutto il contrario. L’Ajax ha preso il Real e l’ha sballottato da una parte all’altra della sua ArenA intitolata a Johan Crujff, il cui nome e la cui storia sono state onorate dalla sua vecchia squadra in una partita fantastica almeno per un tempo.
        
    L’INTERVENTO DEL VAR -
    Sui madridisti si è abbattuta una pioggia di meteoriti, i lancieri sbucavano ovunque, pressing, raddoppi, azioni a uno, massimo due tocchi, dominio del gioco e del campo. Se Sacchi l’ha vista, gli avrà ricordato il suo Milan che, a sua volta, ricordava il vecchio Ajax. Solo per un miracolo quel primo tempo è finito 0-0. O forse no, forse l’Ajax non ha segnato perché arrivava in area madridista a 200 all’ora. Troppo veloce per segnare. Non è un paradosso: con quel passo ha sbagliato troppe volte l’ultimo passaggio. In ogni caso, un gol lo aveva fatto, su errore di Courtois, con un colpo di testa di Tagliafico. Per Skomina era buono, per Marciniak, al Var, no, e aveva ragione lui, perché Tadic era in fuorigioco e ostruiva il tentativo di recupero di Courtois. Prima di quel gol, Tadic di sinistro aveva centrato il palo, mentre Mazraoui e Ziyech avevano sbagliato due occasioni clamorose.
       
    SEI UNDER 22 -
    L’Ajax giocava benissimo a una velocità doppia rispetto allo stordito Real. Vinceva tutti i duelli. Sugli esterni, Mazraoui e Tagliafico ripartivano come frecce, in mezzo Van de Beek recuperava un pallone dietro l’altro, davanti Tadic, Neres e Ziyech mettevano a soqquadro la difesa di Solari, che non sapeva come arginare quella furia. Erano la gioventù, la sprediudicatezza, l’esuberanza dell’Ajax a determinare questo tipo di partita. De Ligt dirigeva la difesa cancellando Benzema: a 19 anni, aveva già la fascia di capitano al braccio. C’erano 6 ragazzi sotto i 22 anni. Da studiare il lavoro di Ten Hag, il tecnico dei lancieri. 
       
    SOLO MODRIC E RAMOS - Se il Real non è crollato, lo doveva alla presenza di Ramos (non a caso alla partita numero 600 con la maglia delle merengues) in difesa e di Modric in mezzo al campo. I due cercavano di riequilibrare la situazione, ma anche per loro era difficile di fronte a quelle saette. Modric, peraltro, aveva davanti De Jong, appena acquistato dal Barcellona per 85 milioni di euro. 

    POI BENZEMA - Alla fine del primo tempo ci chiedevamo quanto avrebbe retto l’Ajax  a quel ritmo. In quei primi 45' il Real era stato pericoloso solo una volta, con un sinistro di Vinicius, deviato in angolo da Onana. Non poteva andare avanti così. E infatti, dopo 6' della ripresa, gli spagnoli hanno creato la prima occasione, avviata da un fantastico colpo di tacco di Modric: sul tiro di Benzema (non si era mai visto fino a quel momento), Onana ha fatto una paratona. Era il segnale. Il Real ha capito al volo che l’Ajax stava calando e ha colpito. Alla sua maniera. Vinicius è stato lanciato sulla sinistra da Reguilon, lo scatto del diciottenne brasiliano ha incenerito Mazraoui, Vinicius si è accentrato e ha sistemato la palla sul piede di Benzema, che non ha sbagliato. L’antico e irrisolvibile dibattito, meglio lo spettacolo o la concretezza?, ad Amsterdam è stato deciso da chi, fino al gol, era stato il peggiore in campo, Karim Benzema. Erano stati ancora loro, Sergio Ramos e Luka Modric, i pilastri del Real, a cambiare lo sviluppo della partita. Il capitano con il dominio fisico e tecnico nella propria area (diffidato e ammonito, salterà il ritorno: speso bene, quel giallo, visto il risultato), il croato imponendo il marchio della sua classe. 
       
    CAMBI DECISIVI - L’Ajax però aveva recuperato le energie durante la fase di rallentamento, non aveva ancora esaurito le sue risorse e ora ci metteva anche l’orgoglio. In due minuti, due occasioni da rete, la prima fallita da Dolberg, appena entrato, e la seconda trasformata in gol da Ziyech su assist di Neres. L’uno a uno era molto più giusto, anche se all’Ajax restava più di un rimpianto. Ne resteranno molti di più dopo la rete decisiva di Asensio, entrato poco prima al posto di Benzema. Per far capire il pensiero, la mentalità, la filosofia dell’Ajax basterebbe ricordare come ha preso il gol dell’1-2: in contropiede, a 3 minuti dalla fine. E’ partito Carvajal a destra, cross perfetto, Onana è uscito male, non ha preso la palla che Asensio ha scaraventato in rete per una vittoria immeritata sul piano del gioco, ma giusta se si considerano anche altri aspetti: la personalità, l’autorevolezza, la ricchezza dell’organico, la qualità dei singoli. Quella qualità che non ha consentito a Dolberg di segnare un gol facilissimo in pieno recupero. Questione di cambi...
       
       
    AJAX-REAL MADRID 1-2
    -------------------------------

    AJAX (4-3-3): Onana 5,5; Mazraoui 6,5 De Ligt 6,5 Blind 6 Tagliafico 6,5; Schöne 6,5 (28' st Dolberg 4,5) Van de Beek 7 F. De Jong 6,5; Ziyech 7 Tadic 7 Neres 6,5. A disposizione: Lamprou, Kristensen, Veltman, Sinkgraven, Huntelaar, D. De Wit. Allenatore: Ten Hag 6,5
    REAL MADRID (4-3-3): Courtois 5,5; Carvajal 6,5 Nacho 5,5 Sergio Ramos 7,5 Reguilon 6; Modric 7 Casemiro 6 Kroos 6; Bale 5,5 (15' st Lucas Vazquez 6) Benzema 6,5 (28' st Asensio 7) Vinicius Jr 7 (36' st Diaz sv). A disposizione: Keylor Navas, Vallejo, Marcelo, Ceballos. Allenatore: Solari 6,5
    ARBITRO: Skomina (Slovenia) 6
    MARCATORI: 15' st Benzema (RM), 30' st Ziyech (A), 42' st Asensio (RM)
    AMMONITI: 8' st Ziyech (RM), 25' st Reguilon (RM), 38' st Lucas Vazquez (RM) e 44' st Sergio Ramos (RM) per gioco falloso
       

    Altre Notizie