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  • Albertini:| 'Ripartire dal codice d'onore'

    Albertini:| 'Ripartire dal codice d'onore'

    • C.G.

    Demetrio Albertini, presidente del Club Italia, vede nel coinvolgimento di Sacchi, Baggio e Rivera la vera rivoluzione azzurra. "Il potere è del Consiglio federale - precisa Albertini alla vigilia della prima volta della nuova Italia - Ma un ex calciatore, o tecnico di spicco, che si rimette in gioco da dirigente porta il bagaglio della sua competenza. E comincia una nuova vita".

    "Da dove si riparte? Dall'orgoglio. E da un codice etico che si daranno tutte le Nazionali. A cominciare dai ragazzi delle giovanili, stop con quei comportamenti che all'estero chiamano all'italiana, anche se 'italiani' non sono: da presidente del Club Italia, mi auguro di dovermi occupare di squalifiche solo per falli di gioco, e per niente altro".

    Il codice "prima che scritto andrà condiviso", spiega Albertini, attento a non invadere il campo azzurro. "Ai nuovi ragazzi di Prandelli non dirò nulla, da ex calciatore conosco la sacralità dello spogliatoio: c'è un ct, c'è Riva come team manager. Ma una cosa vorrei fosse chiara: la Nazionale non è un club di altissimi livello, ma una squadra trasversale. Giochi al calcio ma rappresenti un paese intero, e sei un valore".
     


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