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  • Alla fine sull'Olanda la spunta Conte: accordo sul Recovery Fund, all’Italia 209 miliardi
Alla fine sull'Olanda la spunta Conte: accordo sul Recovery Fund, all’Italia 209 miliardi

Alla fine sull'Olanda la spunta Conte: accordo sul Recovery Fund, all’Italia 209 miliardi

  • Luca Dell'Omarino
Ci sono voluti cinque giorni di estenuanti trattative, ma alla fine la tanto agognata intesa è stata raggiunta. La fumata bianca stamattina alle 5:31, dopo l’ennesimo incontro notturno tra Giuseppe Conte e il presidente olandese Rutte.

I miliardi stanziati in aiuto alle nazioni maggiormente colpite dall’emergenza COVID saranno 750. Di questi, 390 a fondo perduto e 360 sotto forma di prestiti a tasso agevolato. All’Italia spetteranno 209 miliardi. Si tratta della fetta più grande in assoluto, equivalente al 28% dell’intera manovra.

Senza dubbio una vittoria per il premier Conte, il quale, durante la sua conferenza stampa, ha affermato: “Abbiamo conseguito questo risultato tutelando la dignità del nostro paese e l’autonomia delle istituzioni comunitarie”. Ha però aggiunto che, con 209 miliardi in mano, l’Italia ha adesso una grossa responsabilità, e che “ora dobbiamo correre”. Il presidente ha annunciato inoltre che presto partirà una task force sul piano di rilancio, ma solo dopo un confronto con le forze d’opposizione.

Un accordo che pare aver soddisfatto non solo Conte e i vertici dell’Unione Europea, ma anche la maggior parte dei capi di stato e di governo coinvolti. “È un giorno storico per l’Europa”, ha scritto su Twitter il presidente francese Emmanuel Macron, mentre la cancelliera tedesca Angela Merkel ha dichiarato: “L’Europa ha dimostrato di essere in grado di aprire nuovi orizzonti in una situazione così speciale”.

Meno esultante l’opinione pubblica olandese, dove il dietrofront riguardo alla linea dura cavalcata fino ad oggi dal premier Rutte ha scatenato l’ira delle forze più conservatrici. In realtà, nemmeno i Paesi frugali lasciano il tavolo a mani vuote. È stata infatti esaudita la richiesta di diminuzione degli aiuti a fondo perduto, portati da 500 miliardi a 390. Inoltre, Danimarca, Paesi Bassi, Austria e Svezia hanno ottenuto un ulteriore sconto alla contribuzione del bilancio europeo di cui già beneficiavano.

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