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  • Allarme Milan, giovani da blindare: tesoretto da 200 milioni sul mercato

    Allarme Milan, giovani da blindare: tesoretto da 200 milioni sul mercato

    Allarme rossonero. La spia è stata accesa ieri in prima pagina sul Corriere dello Sport-Stadio da Mino Raiola che, come suo solito, non usa mezzi termini. "Donnarumma resta? Dipende solo dai cinesi", ha sentenziato l’agente del fenomenale portiere rossonero che compirà 18 anni il 25 febbraio 2017 e in quella data firmerà il suo primo contratto da professionista. Raiola lo considera un autentico capolavoro che rischia di avere un valore incredibile, quasi inestimabile. La scorsa estate si parlava di una quotazione di almeno 40 milioni di euro. Real Madrid, Chelsea e la Juventus sono già in fila per opzionarlo. Adesso i milioni di euro per strappare Donnarumma al Milan rischiano di essere almeno 60-70, considerato il fatto che il baby-portiere si è confermato titolare nel Milan ed è già diventato il vice-Buffon in maglia azzurra. 

    Nell’anno (il 2016) più prestigioso (30 anni di presidenza Berlusconi) ma anche più delicato (terza stagione consecutiva senza Coppe europee, vendita imminente a un fondo di imprenditori cinesi), il club rossonero ha riscoperto uno dei suoi più antichi e remunerativi... tesori. Il settore giovanile, una vera e propria cantera che nel breve volgere di pochi mesi ha dato frutti quasi insperati, quasi sui livelli degli Anni ‘80 (Baresi, Maldini, Costacurta, Filippo Galli, Evani...). Oltre a Donnarumma (17 anni) e al già affermato De Sciglio (24), si stanno affermando anche Locatelli (18), Calabria (20) e Alessandro Plizzari (16), che è già uno dei vice di Donnarumma. Ma nella nuova versione di un Milan più giovane e made in Italy, bisogna evidenziare come Romagnoli (21), Niang (21) e Suso (22) stiano crescendo in maniera esponenziale in maglia rossonera pur avendo avuto differenti origini calcistiche. 

    A conti fatti il Milan ha nel forziere una vera e propria fortuna. Come si legge sul Corriere dello Sport, al fixing attuale il valore di singoli milanisti è il seguente: 60 milioni per Donnarumma, 25 per De Sciglio, 10 per Calabria, 40 (offerti dal Chelsea di Conte) per Romagnoli, 25 per Niang, 15 per Suso, 10 per Locatelli. Considerata la crescita esponenziale della giovane pattuglia milanista (anche Romagnoli ha conquistato la Nazionale maggiore indossando la maglia azzurra) si fa presto ad arrivare a 200 milioni di euro. Partendo dal presupposto che il club rossonero ha investito soldi veri solo per Romagnoli (25 milioni) e Niang (3), si può facilmente calcolare l’enorme plusvalenza che potrebbe allettare investitori che hanno quale priorità solo il business. 

    Quindi uno dei principali obblighi dei nuovi padroni cinesi sarà quello di blindare, per quanto possibile, i giovani rossoneri con contratti importanti a prova di proposta... indecente. Le insidie sono veramente tante. Basti pensare che, circa un mese fa, il centrocampista della Primavera Niccolò Zanellato (18 anni) era entrato pericolosamente nel mirino del Tottenham. Il Milan ha sventato qualsiasi tentazione facendogli firmare un contratto con scadenza 30 giugno 2019. Ma per trattenere Donnarumma e compagni bisogna pensare di investire somme importanti proprio per gli ingaggi. Anche perchè quando si creano situazioni di disagio l’ingaggio diventa una pedina fondamentale che bisogna saper sfruttare nel migliore dei modi. 
    Sicuramente su certe scelte non influiscono solo i soldi ma anche le prospettive e le ambizioni dei baby campioni. Basti pensare a Pjaca che nel Milan sarebbe diventato la punta di diamante del mercato estivo e della squadra di Montella, mentre nella Juve ha trovato finora pochissimo spazio. L’infortunio di Montolivo avrà certamente il potere di mettere definitivamente in luce Locatelli. Lo stesso Calabria, «archiviato» con una certa fretta da Mihajlovic, è più che un’alternativa in difesa. Come Suso e Niang che Montella aveva già promosso a pieni voti dopo appena un paio di allenamenti disputati a Milanello. 

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