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Allegri, cercasi tecnico disperatamente

Allegri, cercasi tecnico disperatamente

Sei giorni all'inizio ufficiale del campionato e il Milan è ancora un cantiere aperto. Il trofeo Berlusconi perso contro la Juventus ha lanciato segnali preoccupanti a Massimiliano Allegri, che ha tra le mani una squadra ancora in cerca di un'identità, nella quale i nuovi acquisti fanno fatica ad inserirsi. Il tempo però stringe, la sfida con la Sampdoria è alle porte e domenica conteranno solo i tre punti, per iniziare bene una stagione che preannuncia molto difficile.  Rispetto al primo biennio in rossonero Allegri non potrà contare sui senatori e nemmeno sugli unici campioni che il Milan aveva in rosa, Thiago Silva e soprattutto Zlatan Ibrahimovic.

Lo svedese ha contribuito ai successi del Milan con 56 gol in 85 partite, togliendo le castagne dal fuoco in più di un'occasione e facendo passare in secondo piano, troppo spesso, l'assenza di un vero gioco. Senza Ibra l'accentratore e senza il talento di Cassano e Seedorf sarà compito di Allegri dare al Milan nuovi equilibri e una nuova dimensione collettiva, che nelle amichevoli pre campionato non si è ancora vista. Il tecnico di Livorno è ad un bivio, o dimostra di essere un allenatore da big o sarà messo alla porta. Senza Ibra il Milan dipende solo dalla sue scelte.

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