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  • Allegri-Juve, la verità sul rinnovo

    Allegri-Juve, la verità sul rinnovo

    • Nicola Balice

    Quello tra Max Allegri e la Juve è un matrimonio destinato a durare ancora a lungo. Imminente il rinnovo di un'altra stagione, meritato e voluto da entrambe le parti. Ma tutt'altro che scontato. Anzi, dopo un primo anno pressoché idilliaco ed un secondo sulle montagne russe, tanti sono i puntini sulle i da mettere sul nuovo contratto, altrettanti i sassolini dalle scarpe che mese dopo mese ci si è tolti. A tal punto che, per una volta, l'aspetto economico in controtendenza con quanto avviene nel calcio attuale è davvero l'ultimo dei problemi: anzi, il secondo aumento consecutivo che in due anni vedrà Allegri passare dai 2,5 milioni iniziali ai quasi 5 (bonus inclusi) è un premio condiviso da entrambe le parti su cui ci si è messi d'accordo ormai da tempo. Così come non è stato un argomento di discussione la lunghezza: il progetto di un prolungamento al 2019 ha lasciato ben presto spazio a quello più concentrato fino al 2018, anno chiave che vedrà tra l'altro la scadenza anche di Beppe Marotta (in qualità di direttore generale, non di amministratore delegato), Fabio Paratici e tutta l'area sportiva, per la soddisfazione dello stesso Allegri che rimane un grande fautore dei contratti brevi che possano lasciarlo sempre libero di scegliere. Tutto fatto quindi? No, non proprio. Perché la firma più volte ventilata e sempre rimandata, passa come detto da un progetto comune e da un mercato realmente condiviso: le tensioni del secondo semestre del 2015 non devono replicarsi. Il prossimo incontro è previsto tra la fine di aprile e l'inizio di maggio, firma e annuncio potrebbero anche essere rimandate a stagione conclusa. Ma quelle fanno parte delle formalità, considerando come in ogni caso ci sia ancora un anno di contratto a legare Allegri alla Juve. E che il tecnico a riguardo è stato chiaro, lanciando l'ennesima frecciatina al predecessore: "Io non scappo". Ma prima ci sono quei puntini e quei sassolini su cui fare chiarezza...

     

    LE RICHIESTE – Il punto di partenza primario è ovviamente quello che vede dirigenza e tecnico voler proseguire insieme, forti del fatto che alla fine della fiera hanno avuto ragione tutti o quasi: sapeva la dirigenza di aver messo a disposizione di Allegri un rosa sufficientemente forte anche se diversa da quella richiesta dall'allenatore, sa Allegri di aver avuto bisogno più tempo del dovuto ed una serie di cambiamenti progettuali notevoli per fare in modo che la Juve ritornasse al proprio status di dominatrice in Italia e mina vagante in Europa. Il secondo punto di partenza è però legato a situazioni della passata sessione estiva su cui il tecnico sembra stia facendo leva, quando ad esempio dopo aver chiesto e valutato una lunga serie di trequartisti è invece arrivato un esterno puro come Cuadrado, seguito dalla cessione dell'unico elemento (Coman) che avrebbe permesso ad Allegri di mantenere l'assetto di base allargando il tridente d'attacco quando necessario, fino ad arrivare ai tanto discussi saldi del 31 agosto. Ecco che quindi nel programmare una prossima stagione che potrebbe vedere la Juve ai nastri di partenza senza Pogba e Morata, la posizione di Allegri è sempre più ancorata verso un mercato che non porti solamente scommesse o giovani di belle speranze, per quel che riguarda l'ossatura dei titolari il tecnico vuole garanzie riguardo il fatto che alla Juve arrivino top player fatti e finiti, o comunque sufficientemente pronti, specialmente dal momento in cui l'obiettivo dichiarato dallo stesso Marotta rimane una nuova finale di Champions entro l'anno domini 2018. Per una lista dei desideri che ruota tutta attorno a Cavani o Benzema, Isco e Andre Gomes, a fronte di una propensione della dirigenza a continuare sulla strada dei giovani potenzialmente top su cui poter arrivare prima degli altri e magari costruire future maxi-plusvalenze. Mercato e progettualità dunque saranno i temi principali, forse gli unici, anche del prossimo incontro: quello che potrebbe portare alla firma, ma anche ad un nuovo rinvio a bocce ferme. Perché quello tra Max Allegri e la Juve è un matrimonio destinato a durare ancora a lungo, a patto che si vada tutti nella stessa direzione. Tanto Allegri non scappa, tanto in questo caso non è per niente una questione di soldi. Intanto Real e Psg osservano, attentamente, dalla finestra.


    @NicolaBalice


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