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  • Allegri: 'Lite con Adani? Non si discute del lavoro altrui se non si è ferrati. Resto alla Juve, ho un contratto' VIDEO

    Allegri: 'Lite con Adani? Non si discute del lavoro altrui se non si è ferrati. Resto alla Juve, ho un contratto' VIDEO

    A Che Tempo che Fa, trasmissione di Rai 1 condotta da Fabio Fazio, Massimiliano Allegri ha parlato della stagione della Juventus e non solo: "Mi sono arrabbiato ieri e oggi sono calmo (ride). La lite con Adani? E' una questione di rispetto del lavoro, dopo una partita è normale che devo rispondere alle domande dei giornalisti. Non posso, però, tutte le volte, accettare la ramanzina. Una volta, due volte, tre volte...accetto le critiche, le critiche fanno parte del lavoro, ci sono critiche costruttive. Sono umano, posso piacere e non piacere, ma andare a discutere del lavoro altrui dove non si è ferrati non lo accetto. Il record degli scudetti? La Coppa ci è rimasta un po' di traverso. Lo sport e il calcio sono belli perché bisogna essere capaci di celebrare le vittorie ma anche di accettare le sconfitte. La Coppa è una maledizione? No, non lo è. Ci sono squadre che hanno impiegato degli anni per vincere. E'  vero, la Juve non vince la Coppa da 23 anni, ma negli ultimi anni il livello europeo si è alzato notevolmente. Almeno lì siamo simpatici... (ride, ndr). Futuro? Rimango alla Juventus, ho ancora un anno di contratto".

    FESTEGGIAMENTI PER LO SCUDETTO - "Mi hanno buttato nella vasca, l'acqua era fredda. Poi c'è sempre Cuadrado con questa schiuma, che non so se è quella degli arbitri...".

    'CAZZEGGIO CREATIVO' - "Sono livornese e con il mio gruppo di amici cazzeggiavo spesso. Lavorare è fondamentale, ma bisogna anche avere la capacità di staccare per poi riattivare le idee e la lucidità. Con i ragazzi mi diverto molto, guai a chi tocca i miei giocatori".

    SUL COGNOME PIÙ DIFFICILE - "Per imparare Szczesny ci ho messo un anno... E' da un anno che mi metto davanti alla lavagna e mi fermo, ha una vocale sola e faccio esse, zeta, ci...".

    SULL'ARRIVO ALLA JUVE - "I tifosi all'inizio mi hanno tirato di tutto. Però mi volevano bene eh...".

    SULLA SUA IDEA DI CALCIO - "Se non mi diverto non riesco ad essere me stesso. Le società di calcio sono aziende, quindi ci sono risultati sportivi e non da conseguire, bisogna avere una strategia in testa. Però il calcio è un gioco, un gioco stupido per persone intelligenti".

    SU CARPI-JUVE - "Quella volta ho lanciato la giacca, ma solo perché mi stavano rovinando il Natale. Negli ultimi 7 minuti abbiamo combinato di tutto e di più per subire gol". 
     

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